Qualche giorno fa, dopo la presentazione del ritiro di Castel di Sangro, DeLa aveva detto che sulla scelta avrebbe influito anche la chimica - la questione di pelle, il proverbiale intuito -, e così venerdì ha incontrato Sousa per guardarlo negli occhi durante la chiacchierata. A Roma, negli uffici della Filmauro, proveniente da Lisbona a bordo di un charter. Tutto in mezza giornata: andata-incontro-ritorno in Portogallo. Proprio nel giorno in cui il ds della Salernitana, Morgan De Sanctis, l’architetto della splendida salvezza della squadra e soprattutto l’uomo che ha scelto Sousa nel momento più critico della stagione, annunciava a Salerno i programmi per il futuro. Un futuro basato sulla continuità tecnica, assicurata dal club proprio giovedì con il prolungamento unilaterale del contratto del signor Paulo fino al 30 giugno 2025 attraverso una Pec.
Fermo restando un buco di una decina di giorni. Da ieri a martedì 20 giugno, infatti, Sousa ha la possibilità di liberarsi attraverso una penale da un milione di euro. Viene quasi da ridere, a pensarci: una Pec ha contribuito a rovinare il rapporto tra Spalletti e De Laurentiis e una Pec ritorna prepotente come un boomerang tra De Laurentiis e un profilo ritenuto molto interessante. A cominciare dal 4-3-3. Numeri che sommati fanno 10: più o meno i giorni a disposizione del Napoli e del candidato Sousa per decidere se difendere insieme lo scudetto".
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