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BERGAMO, ITALY - DECEMBER 20: The arch with the logo of serie A is displayed prior the Serie A match between Atalanta BC and AS Roma at Gewiss Stadium on December 20, 2020 in Bergamo, Italy. Sporting stadiums around Italy remain under strict restrictions due to the Coronavirus Pandemic as Government social distancing laws prohibit fans inside venues resulting in games being played behind closed doors. (Photo by Pier Marco Tacca/Getty Images)
Come riportato dall'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, la Lega Serie A valuta una possibile riforma per il nostro campionato: un taglio da 20 a 18 squadre partecipanti. Un'idea che più volte è stata accarezzata dalla Serie A, ma mai poi realizzata concretamente. Ecco quanto, delle parole del noto quotidiano, è stato evidenziato dalla nostra redazione!
Di seguito le parole dell'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport: "Per il momento è stato un assaggio, ma sufficiente per capire che le posizioni all’interno della Serie A sulla riforma del campionato sono molto distanti. Da una parte ci sono le grandi che sono favorevoli a ridurre a diciotto il numero delle formazioni, dall’altra le medio-piccole, che sono prevalenti, decise a mantenere l’attuale format a venti. All’apparenza si tratta di due punti di vista inconciliabili e sembra complicato ipotizzare che a breve venga raggiunta una maggioranza qualificata (14 voti) per esprimere la posizione della Lega Serie A. Anche perché è necessario convocare un’assemblea e mettere l’argomento all’ordine del giorno. Ieri non c’era e per questo la chiacchierata è stata, diciamo così, informale".
Sulla posizione dei club: "È evidente che le grandi della Serie A puntino al taglio da 20 a 18 delle formazioni al via. Perché dalla prossima stagione ci sarà anche la riforma delle coppe europee, con l’aumento delle gare nella fase a gironi della Champions League, perché è nato il Mondiale per club a 32 partecipanti (dall’estate 2025) e perché il calendario non ha più finestre libere complici gli impegni delle nazionali (soprattutto dopo la nascita della Nations League). La Ligue 1 e la Bundesliga del resto, sottolineano le grandi, sono già a diciotto squadre. Le medio piccole, che inevitabilmente avrebbero due posti in meno (perché è difficile ipotizzare la retrocessione delle big…), sono contrarie, ribadiscono che la Premier League e la Liga (cioè i campionati più importanti) sono a 20 e tagliare le partecipanti alla A farebbe perdere di valore al prodotto in fase di vendita dei diritti tv. Soprattutto di quelli domestici. Nell'ottobre 2021, quando Dal Pino era presidente della Lega, il tema del "taglio" delle formazioni della A era già stato trattato e in via Rosellini l'orientamento era stato quello di restare a 20. Trovare un punto d’intesa diverso adesso, e più in generale tra le varie categorie per la riforma generale, non sarà semplice. E l’11 marzo si avvicina...".
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