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Serie A da 18 squadre, la nuova riforma valutata dalla Lega: ecco i dettagli

Raffaele Troiano

Come riportato dall'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, la Lega valuta il possibile taglio da 20 a 18 squadre: la posizione delle società

Come riportato dall'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, la Lega Serie A valuta una possibile riforma per il nostro campionato: un taglio da 20 a 18 squadre partecipanti. Un'idea che più volte è stata accarezzata dalla Serie A, ma mai poi realizzata concretamente. Ecco quanto, delle parole del noto quotidiano, è stato evidenziato dalla nostra redazione!

Serie A, possibile taglio da 20 a 18 squadre: la posizione dei club

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Di seguito le parole dell'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport: "Per il momento è stato un assaggio, ma sufficiente per capire che le posizioni all’interno della Serie A sulla riforma del campionato sono molto distanti. Da una parte ci sono le grandi che sono favorevoli a ridurre a diciotto il numero delle formazioni, dall’altra le medio-piccole, che sono prevalenti, decise a mantenere l’attuale format a venti. All’apparenza si tratta di due punti di vista inconciliabili e sembra complicato ipotizzare che a breve venga raggiunta una maggioranza qualificata (14 voti) per esprimere la posizione della Lega Serie A. Anche perché è necessario convocare un’assemblea e mettere l’argomento all’ordine del giorno. Ieri non c’era e per questo la chiacchierata è stata, diciamo così, informale".

Sulla posizione dei club: "È evidente che le grandi della Serie A puntino al taglio da 20 a 18 delle formazioni al via. Perché dalla prossima stagione ci sarà anche la riforma delle coppe europee, con l’aumento delle gare nella fase a gironi della Champions League, perché è nato il Mondiale per club a 32 partecipanti (dall’estate 2025) e perché il calendario non ha più finestre libere complici gli impegni delle nazionali (soprattutto dopo la nascita della Nations League). La Ligue 1 e la Bundesliga del resto, sottolineano le grandi, sono già a diciotto squadre. Le medio piccole, che inevitabilmente avrebbero due posti in meno (perché è difficile ipotizzare la retrocessione delle big…), sono contrarie, ribadiscono che la Premier League e la Liga (cioè i campionati più importanti) sono a 20 e tagliare le partecipanti alla A farebbe perdere di valore al prodotto in fase di vendita dei diritti tv. Soprattutto di quelli domestici. Nell'ottobre 2021, quando Dal Pino era presidente della Lega, il tema del "taglio" delle formazioni della A era già stato trattato e in via Rosellini l'orientamento era stato quello di restare a 20. Trovare un punto d’intesa diverso adesso, e più in generale tra le varie categorie per la riforma generale, non sarà semplice. E l’11 marzo si avvicina...".



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