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De Laurentiis (Getty Images)
Sì con 20 voti su 20. La Lega di Serie A battezza l’accordo con il consorzio Cvc/Advent/Fsi, con l’unanimità. La proposta dei fondi private equity viene accettata: l’accordo porterà 1,7 miliardi di euro nelle casse dei club, che cederanno il 10 per cento della Serie A e potranno anche accedere a una linea di credito di 1,2 miliardi. L'accordo con i fondi è la madre della media company, il canale della Lega potrebbe essere il primo figlio. Una vecchia conoscenza del calcio italiano. Nel senso che l’idea era venuta fuori ai tempi della trattativa con Mediapro, tre anni fa. Lo riporta l'edizione odierna della Gazzetta dello Sport.
Negli ultimi tempi, il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis aveva presentato ai suoi colleghi uno studio sulle potenzialità di una scelta del genere, e questo lavoro è agli atti del percorso che si sta costruendo verso la nuova media company. Si era stimata una cifra di ricavi per i club di due miliardi e mezzo, più di un miliardo rispetto alle entrate attuali (ma vanno considerati i costi), con un abbonamento a cifre ridotte (30 euro mensili) per l’utente. Naturalmente una piattaforma di contenuti, non nasce però con un colpo di bacchetta magica. La tempistica è tutta da verificare. Bisognerà capire se si andrà su questa strada già subito, qualora le offerte dei broadcaster non fossero giudicate all’altezza. La legge Melandri, pur con qualche paletto, offre questo varco e quindi dal punto di vista normativo non dovrebbero sopraggiungere incognite particolarmente insidiose da superare. Bisognerà poi vedere se si sceglierà la strada della piattaforma unica o se invece potrebbe essere proposto un palinsesto chiavi in mano da vendere a varie piattaforme.
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