Cinque ore di calcio giocato in meno, due minuti e mezzo in meno a partita. È l’allarme lanciato recentemente anche da alcuni allenatori trova una conferma impietosa nei numeri. Nelle sole prime 12 giornate di campionato, la Serie A ha smarrito trecento minuti di calcio giocato, di tempo effettivo. Cinque ore sacrificate all’altare dei palloni sparati in tribuna e dei battibecchi ad ogni calcio di punizione. Lo riporta l'edizione odierna del Corriere dello Sport.
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Serie A, perse cinque ore di calcio: tempo effettivo calato di oltre due minuti
In Serie A in media il tempo effettivo è sceso a 54 minuti e 20 secondi rispetto ai 56 e 54 della passata stagione
Serie A, tempo effettivo calato di oltre due minuti a partita
Nell’analisi di Opta emerge una chiara tendenza: se guardiamo agli ultimi dieci anni, nei 5 campionati top la durata media di un incontro è di 95 minuti e rotti, di cui poco più che 55 trascorsi effettivamente con il pallone in gioco. Le trasformazioni regolamentari più importanti degli ultimi anni, e cioè l’introduzione del Var e delle cinque sostituzioni, non hanno avuto un impatto evidente sulla durata complessiva del match e il tempo di gioco effettivo. Anche perché sono due parametri standardizzati sui quali calcolare il tempo di recupero. Tuttavia, oggi ci sono dei valori che si discostano in maniera significativa dalla media degli anni precedenti. Dicevamo della Serie A: nelle prime 120 partite di quest’anno, in media il tempo effettivo è sceso a 54 minuti e 20 secondi rispetto ai 56 e 54 della passata stagione. Vuol dire due minuti e mezzo in meno a partita, trecento in tutto, appunto le cinque ore perdute. Qualcosa del genere sta accadendo anche all’estero, segno che il problema non è solo italiano. La Premier League da un anno all’altro sta perdendo un minuto e quaranta di calcio giocato, la Bundesliga addirittura tre.
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