Scontri tra romanisti e napoletani: parla la mamma di Ciro Esposito

Samp-Napoli ha decretato la vittoria dei partenopei per 2-0, gol di Osimhen su pennellata di Mario Rui e raddoppio di Elmas dal dischetto. Ma, se in campo si sono vissute intense emozioni sia per il match sia per la commovente commemorazione di Vialli e Mihajlovic ad opera del Marassi, le ore precedenti sono state funestate dalle notizie degli scontri tra tifosi romanisti e partenopei.

Scontri romanisti-napoletani: l'invito di Antonella Leardi

L'astio tra le due tifoserie ha raggiunto il culmine dopo la morte di Ciro Esposito, intervenuta in seguito ad un'imboscata operata da alcuni tifosi romanisti in occasione della finale di Coppa Italia tra Napoli e Fiorentina nel 2014. Il dolore per quella terribile morte ha trovato nuovo vigore ieri, in seguito agli scontri tra tifosi romanisti e tifosi napoletani sull’autostrada nei pressi di Firenze, nell’area di servizio di Badia al Pino, dove già trovò la morte un tifoso della Lazio, Gabriele Sandri più di quindici anni fa. Ai microfoni de La Repubblica, Antonella Leardi, madre di Ciro Esposito, ha urlato tutto il proprio dolore, che non trova rassegnazione: "È sempre la stessa storia, sono sfiduciata. Da nove anni non ci sono stati passi in avanti. Onestamente credo siano completamente inutili gli appelli. Non voglio farne. Tocca allo Stato risolvere il problema. Si lotta contro la criminalità organizzata e non si riesce ad estirpare questo male dal calcio. Io non ho soluzioni, sono una mamma addolorata perché suo figlio non c’è più e quotidianamente tengo viva la sua memoria. Noi siamo stati completamente abbandonati, ma io e la mia famiglia non ci fermiamo".