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rassegna

Scontri Spezia-Napoli, la ricostruzione: ecco cosa rischiano i due club

Domenico D'Ausilio

Il Mattino si sofferma gli scontri fra i tifosi di Napoli e Spezia che hanno portato alla sospensione del match per circa dieci minuti

L'edizione odierna de Il Mattino si sofferma sugli scontri fra i tifosi di Napoli e Spezia, ieri allo stadio Picco, che hanno portato alla sospensione del match per circa dieci minuti e le possibili sanzioni per i due club.

Scontri Spezia-Napoli, il racconto

I tifosi (si fa per dire) spezzini (storicamente gemellati con quelli della Samp) avrebbero colpito con un lancio di sassi un piccolo van che trasportava ultrà del Napoli a pochi chilometri dallo stadio, mandando un frantumi i vetri. Il tam tam di radio ultras ha alzato il livello di tensione all'improvviso. La rivalità sarebbe legata all'intreccio di alleanze, visto che quelli del Napoli sarebbero (stati) amici di quelli del Genoa. Allo stadio, si racconta, c'erano persino fan del Marsiglia. Pronti a provocare disordini. Cori razzisti e di discriminazione. Il clima è becero. Al gol di Politano, al 10' del primo tempo, inizia il lancio di fumogeni, razzi, torce e monetine verso la Curva Piscina occupata dai tifosi napoletani. Che reagiscono. Alcuni provano a scavalcare il plexiglas di separazione, altri entrano in campo. Nascono tafferugli, Koulibaly, Ghoulam, Politano, Jesus e altri azzurri provano a calmare gli animi, il senegalese viene involontariamente colpito con un bastone. Alla fine, in qualche modo, tutto si placa. La gara riprende. Iniziano i cori: in uno, quelli dello Spezia (pochi, sia chiaro) oltre ai soliti ritornelli, intonano l'odio verso Diego Maradona. È disgustoso.

Cosa rischiano i due club

E fa rabbia pensare che possano essere i due club a pagare il prezzo dell'inciviltà con multe salatissime, chiusure di interi settori o magari andando a giocare in campo neutro o a porte chiuse. Al momento è il rischio più alto: l'esordio nel prossimo campionato senza tifosi.