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Sconcerti: “Serie A al via con tre squadre davanti a tutte. Sono Juve, Napoli e Roma”

Mattia Fele

L'autorevole firma del Corriere della Sera Mario Sconcerti ha detto la sua sulla Serie A che verrà.

Nonostante manchi ancora un bel po' all'inizio del nuovo campionato, già qualcuno prova ad esprimere un bilancio. Tante cose in Serie A sono cambiate e cambieranno (come gli allenatori, come i calendari ndr), e la sensazione è che alcune squadre siano più pronte di altre per lottare per i vertici della classifica. Altre invece hanno perso molto (come l'Inter). E poi ci sono gli outsiders come la Lazio di Sarri, che se apprenderà il suo gioco al meglio potrà davvero dar fastidio alle prime 4. Tutto è ancora da scrivere. Di questo ed altro ha parlato la nota firma del Corriere della Sera Mario Sconcerti al suo consueto appuntamento "cappuccino con Sconcerti" su calciomercato.com.

Sconcerti: "Serie A al via con tre squadre davanti a tutte. Ecco quali"

Così si legge sul portale di calciomercato.com, dove è intervenuto Mario Sconcerti come di consueto:

"Provando a dare un giudizio adesso che iniziano i ritiri vedo tre squadre davanti a tutte le altre in Serie A: sono Juve, Napoli e Roma. La Juve perché era la più forte anche l'anno scorso, buttata via da un centrocampo incompatibile ma facilmente migliorabile. Il Napoli perché non ha bisogno di niente e può ricominciare da Osimhen. La Roma perché è migliore del suo settimo posto, aveva solo bisogno di un carattere che Mourinho le darà in abbondanza, mentre Xhaka porterà un equilibrio più coerente con il calcio del tecnico e avrà poi anche Zaniolo. 

Non posso mettere l'Inter perché ha perso Conte, la vera impronta della squadra era la sua e a questo si aggiunge la partenza di Hakimi.  Manca comunque molto alla fine del mercato, ma non penso che i tanti giocatori che arriveranno non saranno in grado di spostare le gerarchie. Sarà un campionato più di grandi allenatori che di grandi giocatori. La cosa più importante, e in questo metto anche l'Atalanta, sarà giocare per lo scudetto. Giocare solo per il 4° posto sarà un'occasione sprecata".