Il Napoli ieri sera ha pareggiato contro il Sassuolo subendo il calcio di rigore a tempo scaduto. La squadra di Gattuso nella sfida di ieri sera ancora una volta ha commesso errori difensivi che hanno portato alle tre reti neroverdi. Gli azzurri erano andati in vantaggio al 90' grazie ad un rigore di Insigne ma negli ultimi secondo Manolas ha atterrato un giocatore del Sassuolo regalando così la possibilità di fermare il risultato sul 3-3. Il Napoli spreca così la possibilità di riavvicinarsi al quarto posto per questo motivo al termine della partita Insigne è apparso molto nervoso. Ne ha parlato l'ex azzurro Emanuele Calaiò ai microfoni di 1 Station Radio nel corso della trasmissione 'Il Sogno Nel Cuore'.
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Calaiò: “Il Napoli contro il Sassuolo è stato poco lucido. Ai miei tempi si metteva al muro chi non sudava la maglia”
Il Napoli ieri sera ha pareggiato contro il Sassuolo subendo il calcio di rigore a tempo scaduto. La squadra di Gattuso nella sfida di ieri sera ancora una volta ha commesso errori difensivi che hanno portato alle tre reti neroverdi. Gli azzurri...
Sassuolo-Napoli: gli azzurri pagano la poca lucidità
Di seguito le sue parole:
"Mertens è ritornato al gol contro il Benevento, ieri era un po' spento, ma dopo un lungo infortunio ci sta. Sempre meglio averlo in campo piuttosto che in infermeria. Purtroppo al Napoli di ieri è mancata lucidità. Se passi in vantaggio al 90’, dopo una partita in cui hai rischiato seriamente di perdere, una grande squadra porta i 3 punti a casa. Manolas non può fare quel fallo al 93’, ma non si può perdere nemmeno una palla da rimessa laterale come fatto da Di Lorenzo e Bakayoko".
Sugli errori degli azzurri
"I calciatori non sbagliano di proposito, ma dovrebbero ricordarsi che senza Champions sarebbe una stagione fallimentare. Invece mi sembrano tutti poco lucidi".
Sulla mancanza di un leader
"Poi mancano calciatori di esperienza, leader veri, come lo erano Reina, Hamsik ed Albiol. Insigne è il capitano per tanti motivi, ma non di certo perché è un leader caratteriale. Anzi, è un ragazzo molto sensibile".
Sui responsabili di questa stagione deludente
"Anche Gattuso ha commesso i suoi errori, nessuno è scevro da sbagli e responsabilità in questa stagione. Anche la società e colpevole, così come i calciatori che vengono pagati profumatamente e puntualmente, e non devono permettersi questi cali di concentrazione. Se Maksimovic commette quegli orrori in difesa, come possiamo incolpare Rino?"
Sui talenti azzurri
"Menomale che c’è Zielinski in questo Napoli, che è uno dei pochi, insieme a Lozano ed Insigne, che porta avanti la baracca. Ma proprio Piotr è lo specchio di questo squadra: un talento troppo discontinuo. Per le sue doti potrebbe giocare tranquillamente nel Real Madrid o nel Manchester City".
Sul suo Napoli
"Nel mio Napoli facevamo di tutto per la maglia, nonostante partimmo dai campi di Serie C come Gela. Noi eravamo attaccati alla maglia, la sudavamo e ci impegnavamo sempre gettando il cuore oltre l’ostacolo. Chi non lo faceva, veniva messo fisicamente al muro".
Su ciò che manca al Napoli
"Al Napoli di oggi manca proprio questo. Non c’è attaccamento alla maglia e non c’è gente come, alla mia epoca, erano Iezzo e Montervino che a muso duro negli spogliatoi risolvevamo i problemi. Bisogna rifondare la squadra e mandare via quei calciatori che, stando da troppi anni, hanno perso stimoli".
Sui tifosi
"Tifosi? Mancano ovunque, ma quelli napoletani sono unici al mondo per passione. Quando scendevo in campo al San Paolo, anche in Serie C, vedevi spalti gremiti e tifosi che erano davvero il dodicesimo uomo. Non c’era bisogno di riscaldarsi grazie a tutta l’adrenalina che ti trasmettevano".
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