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L'edizione odierna della Gazzetta dello Sport analizza il successo del Napoli contro il Sassuolo in campionato. Gli uomini di Rino Gattuso non vincevano in Serie A da ottobre.
"All’ultimo respiro. Il cinepanettone del Napoli diventa un film brillante dopo aver sfiorato l’horror. Troppo presto per parlare di svolta. Troppe le variabili indipendenti, dal crollo improvviso del Sassuolo all’autogol di Obiang al 94esimo minuto. Ma partite così, se non cambiano la stagione, possono essere il punto di ripartenza. Per un tempo il Napoli è stato sull’orlo del baratro e anche oltre, irriconoscibile, senza identità, senz’anima: quasi rifiutasse Gattuso e i suoi nuovi principi come un corpo estraneo. Mentre il Sassuolo divertiva e si divertiva, trascinato da Locatelli e dal solito Traore ancora in gol, con una nuova anima più concreta e meno pretenziosa. Poi una luce si è spenta e se n’è accesa un’altra, quella del Napoli, quella di Allan e di Elmas, quella dello stesso Gattuso. E risultato ribaltato, da 0-1 a 2-1. Il Napoli non vinceva dal 19 ottobre con il Verona. Forse pensava di averla scampata bella col pari, però ha cercato il successo fino all’ultimo. Non è la svolta, ma non è neanche poco".
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