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(Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)
Il Napoli di Luciano Spalletti ieri è uscito sconfitto contro la Lazio di Sarri. Una vittoria dell'ex arrivata proprio grazie all'idee del tecnico che è riuscito ad ingabbiare gli azzurri non permettendogli di giocare come sono abituati. Una sconfitta che però non dovrebbe essere indolore per i partenopei che continuano comunque ad avere un ampio vantaggio. A questo risultato bisognerà però reagire per dimostrare maturità e l'ulteriore crescita, così come successo dopo quella contro l'Inter. Proprio su questo aspetto si sofferma l'analisi de Il Corriere della Sera. A seguire un estratto dell'articolo.
"La narrazione di Napoli-Lazio è la dolce vendetta di un ex innamorato e finito sommerso dai fischi, dà un colpo di freno alla corsa scudetto. Il vantaggio in classifica gli consente di ammortizzare la battuta di arresto, ma c’è da mettere in conto la reazione, la risposta ad un’altra fase di crescita. Sarri – e certo non deve spiegarlo alla gente di Napoli — la partita l’ha letta sull’avversario e ha costretto la sua squadra, tutta, in trenta metri di campo. Ecco, la chiave: la densità nella zona centrale. Il Napoli non è fluido, non può esserlo. È la Lazio che limita, che chiude le linee, anestetizza la manovra avversaria. Ci riesce, per lunghi tratti. La Lazio a Napoli un po’ si snatura, privilegiando l’attenzione in difesa al possesso palla. Scegliendo per la marcatura stretta sui centrocampisti avversari, provando a togliere aria e metri al motore della squadra di Spalletti".
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