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(Photo by Marco Rosi - SS Lazio/Getty Images)
Il caso Salernitana va risolto, proteggendo il sacrosanto diritto della città e del club di disputare il prossimo campionato di Serie A. Ma anche rispettando la norma che vieta la doppia proprietà nella stessa categoria. Per Lotito vale quanto già stabilito nel comunicato federale che ha fissato nel 25 giugno il limite in cui perfezionare la cessione della società e impedire che in capo allo stesso soggetto, «in forma diretta o indiretta» possano essere ricondotte due società. Un principio ovvio dal punto di vista sportivo, che deve essere declinato senza fughe interpretative. Lo riporta l'edizione odierna della Gazzetta dello Sport.
È il pensiero che la FIGC continua a ribadire e che oggi potrebbe essere oggetto di una discussione anche in sede di assemblea di Lega A. Dove ci sarà la Lazio, ma non la Salernitana, proprio per evitare di prendere decisioni sulla prossima stagione in una situazione di irregolarità. Nelle ultime ore, il club campano ha rivendicato il diritto a essere presente. Ha inviato una prima lettera alla Lega e quindi nelle ultime ore pure una diffida. Fino alla scadenza, questa la posizione, l’attuale proprietà ha comunque le sue prerogative. Un’interpretazione che si scontra con quanto invece sostenuto da Lega e FIGC: per le decisioni che riguarda questa stagione sportiva, ci saranno le tre retrocesse (Benevento, Parma e Crotone), per quelle dell’annata che verrà il voto della Salernitana potrà essere espresso solo dalla nuova proprietà. Che attualmente non c’è.
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