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rassegna

Ronaldo: “Ancelotti un maestro, faceva finta di dire sempre sì a Berlusconi”

Domenico D'Ausilio

Le parole dell'ex Fenomeno alla Gazzetta dello Sport

Ronaldo, ex calciatore e proprietario del Valladolid, ha rilasciato un'intervista ai microfoni della Gazzetta dello Sport, soffermandosi sul periodo al Milan con Carlo Ancelotti.

Ronaldo sul rapporto con Ancelotti al Milan

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"Sono stato poco al Milan, però conservo grandi aneddoti: veniva nello spogliatoio a dirci come dovevamo tirare i calci d’angolo. Erano un po’ di partite che non segnavamo su corner e veniva lui a farci vedere come andavano tirati. Ancelotti, un maestro incredibile che sapeva sempre tutto, ci faceva ascoltare. Diceva “Sì, sì, sì”. Poi, quando usciva Berlusconi: “Torniamo alle nostre cose”".

Sulla possibilità di diventare allenatore

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"L’idea della panchina non mi ha mai attratto. Zero. Mi uccide. Perché hai la stessa routine di quando giocavi, ma lì almeno fai quello che devi fare e finisce lì. Come allenatore devi gestire 25 persone, giovani, “cabrones” che non vogliono fare altro che fotterti. No, impensabile. Però ammiro moltissimo la categoria, gli allenatori sono innamorati del calcio e sopportano cose che io non tollero".