L'edizione odierna della Gazzetta dello Sport si sofferma sui motivi che hanno portato il Napoli a scegliere Antalya, in Turchia, come sede del proprio ritiro durante la sosta di oltre un mese e mezzo a causa dei Mondiali autunnali in Qatar.
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Ritiro in Turchia, i motivi che hanno portato il Napoli a scegliere Antalya
Ritiro in Turchia, ecco perché il Napoli ha scelto Antalya
Il Napoli ha scelto Antalya per il suo clima secco. Ma è ovvio che non si potrà chiedere ai calciatori di “copiare ed incollare” gli sforzi fatti a luglio in montagna. Dunque, si suderà ma con moderazione anche perché tra estate ed inverno cambia pure il sonno e dunque la capacità di recupero. Di certo, Spalletti è un convinto assertore del fatto che bisogna lavorare con qualità, a prescindere dalla “forza specifica”. Non per forza bisogna fare tutto con la palla, ma il terreno di gioco resta “salutare” perché permette di curare la condizione fisica divertendosi con l’attrezzo del mestiere. Dunque, anche in Turchia si vedrà la squadra sostare a lungo sul rettangolo verde non solo per le sedute tattiche ma anche per delle esercitazioni a tutto campo che in realtà sono più utili a Sinatti per monitorare Osimhen e compagni che allo stesso Spalletti per valutarli tecnicamente.
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