Ritiro Napoli, dietrofront di De Laurentiis: temeva un altro ammutinamento

L'edizione odierna del Corriere dello Sport si sofferma sui motivi che hanno portato la SSC Napoli a cancellare il ritiro permanente imposto alla squadra dopo la clamorosa sconfitta ad Empoli.

Ritiro Napoli, dietrofront di De Laurentiis

In due giorni di contorsioni tecniche e verbali, girellando alla ricerca di un albergo che consentisse di starsene in ritiro, il Napoli ha riscoperto il senso acuto del disagio e anche quello della paura. Ha temuto di poter fronteggiare il pericolo di un ennesimo ammutinamento ed ha sposato la linea-Spalletti. De Laurentiis ha condiviso il pensiero del tecnico nel corso di una lunga telefonata, servita per confrontarsi e per rimuovere quell’ultimatum divenuto il terreno di uno scontro senza un domani. Ma il Napoli ha ancora la qualificazione in Champions League da conquistare e quei cinquanta milioni di euro, una sorta di minimo garantito, rappresentano ossigeno per una società che deve autofinanziarsi. Può farlo attraverso il mercato che verrà e con i contributi a pioggia che arrivano dal palcoscenico più luccicante, dal quale è stato ricacciato fuori dagli errori complessivi dell’ultimo biennio.