La Procura contabile dell’Aquila indaga sul ritiro a Castel di Sangro e Roccaraso delle squadre del Napoli e del Bari, presiedute rispettivamente da Aurelio De Laurentiis e dal figlio Luigi. L’ipotesi è che il pagamento del ritiro, deciso dalla Regione Abruzzo per attirare turisti, sia illecito. Lo riporta l'edizione odierna del Corriere del Mezzogiorno.
rassegna
Ritiro Napoli a Castel di Sangro, presunto pagamento illecito: PM contabili indagano
Ritiro Napoli a Castel di Sangro, presunto pagamento illecito
In particolare, la giunta di centro destra ha stanziato per il Napoli un milione e 200 mila euro per ogni anno di ritiro pre-campionato dal 2020 fino al 2025 rinnovabili, per un costo complessivo di 14 milioni di euro; inferiore la somma destinata al Bari. L’inchiesta è stata avviata dalla Procura della Corte dei Conti, in seguito a esposti di consiglieri di minoranza. In particolare del Movimento 5 Stelle, secondo i quali si tratta di somme stanziate in maniera irregolare anche perché il ritorno in termini di turismo non ci sarebbe, almeno finora; vero è che negli ultimi due anni, a causa dell’emergenza sanitaria e delle limitazioni agli spostamenti, il turismo è stato in crisi in tutta Italia. Nel
frattempo, la polizia giudiziaria acquisirà i dati relativi agli altri ritiri delle due squadre. Per esempio, quello del Napoli a Dimaro, in Trentino, per fare un confronto tra le somme eventualmente stanziate dalle amministrazioni locali per richiamare turisti. Se emergessero forti disparità rispetto all’Abruzzo ciò costituirebbe un elemento a favore dell’accusa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA