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Rinnovo Kvara, nessun incontro tra le parti in agenda: c’è distanza su un aspetto

rinnovo kvara
Dalla Rosea
Emanuela Castelli
Emanuela Castelli Giornalista 

Il Napoli ha fatto la sua proposta a Kvara per il rinnovo contrattuale col club azzurro ma attende ancora una risposta. O meglio, attende di sedersi nuovamente al tavolo delle trattative, in un incontro che non è ancora stato calendarizzato. Ne parla oggi la Gazzetta dello Sport, ecco quanto evidenziato dalla nostra redazione:

"Kvaratskhelia è l’oro di Napoli che Aurelio De Laurentiis ha tenuto per sé rinchiudendolo nel caveau con il suo contratto che scade nel 2027, rinunciando a cento milioni di euro, fingendosi sordo dinnanzi alla proposta indecente di qualche mese fa del Psg, standosene a luccicarlo e a lusingarlo con una proposta di rinnovo che sta ancora lì, sui tavoli, e che ha bisogno d’essere letta assieme. È successo di darci un’occhiata a Milano, l’ultima volta due settimane fa, a qualche ora di distanza dalla prima prodezza a San Siro (...): due chiacchiere d’aggiornamento, di qua Giovanni Manna, il diesse del Napoli, e di là Mamuka Jugeli, il procuratore del georgiano; poi una serie di svolazzi per far sapere che sì, s’erano avvicinati ma neanche sufficientemente; che la distanza tra richiesta e offerta non sembrava più da inseguire su tratte oceaniche; che non esisteva alcun desiderio in KK di reclamare gli otto milioni di euro emersi dal passaparola del mercato; e che semmai le differenze stavano nell’entità della clausola, 80 milioni per il management del calciatore, un «centino», per dirla alla De Laurentiis, per il club. E così, ovviamente, sarà necessario un aggiornamento, che va collocato in agenda ma non ha ancora una data certa, e che avrà bisogno di Aurelio De Laurentiis - attualmente negli States - ma pure di riflessioni bilaterali: Kvara invoca un ritocco al proprio ingaggio attuale, un milione e mezzo netto, di gran lunga lontano dai sei di Lukaku che guida la speciale classifica, e anche dai desideri dell’attaccante; e De Laurentiis, che s’è spinto a cinque più bonus accessibili, per equiparare il georgiano al suo «socio» belga, chiede in cambio una «rescissoria» che rifletta il valore del suo fuoriclasse stabilito dal Psg nel luglio scorso con quella tentazione da cento milioni di euro che costituisce pure lo status di fenomeno".