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Koulibaly (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)
Il tifoso della Fiorentina che domenica sera ha urlato «scimmia» a Koulibaly non era solo: c’era un gruppo di razzisti. Questo dice la relazione che la Procura federale ha inviato ieri al Giudice Sportivo al termine di quella che è stata una vera e propria inchiesta sul campo. E ora il Napoli è pronto a una mossa estrema contro il razzismo: dovesse capitare a partita in corso, il club non esclude di fermarsi in blocco e non giocare. Lo riporta l'edizione odierna di Repubblica.
L’episodio di razzismo è avvenuto alla fine di Fiorentina-Napoli e non ha riguardato solo Koulibaly: lui, Anguissa e Osimhen stavano lasciando il campo dopo aver vinto col Napoli sul campo dei viola, quando dalla tribuna sono piovuti verso di loro gli ululati razzisti. Osimhen e Anguissa hanno risposto con l’ironia: il centravanti si è portato una mano all’orecchio, Anguissa ha applaudito sorridendo amaro. Koulibaly li ha ignorati, dirigendosi verso i microfoni di Dazn per l’intervista del dopo partita. Quando qualcuno dalla curva ,non più quindi dalla tribuna, gli ha urlato più volte «scimmia». Lui ha risposto, andandogli incontro: "A chi scimmia? Vieni a dirmelo in faccia". A quel punto, al razzista se ne sono aggiunti altri.
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