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rassegna

Ventura: “Il Napoli ha l’obbligo di portare a casa i tre punti contro la Salernitana”

Luigi Orti

Si avvicina la partita tra Napoli e Salernitana: ne ha parlato Giampiero Ventura, ex CT tra le altre del Napoli, a Radio Kiss Kiss Napoli, soffermandosi anche sulla compressione del calendario e le conseguenze sulle squadre

GiampieroVentura, ex CT della Nazionale ed ex allenatore del Napoli, è intervenuto ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli durante la trasmissione Radio Goal. L'allenatore ha parlato della prossima partita del Napoli contro la Salernitana e sulla pesante compressione del calendario di Serie A.

Ventura: "Per logica, il Napoli svolgerà una partita a senso unico contro la Salernitana"

Di seguito le dichiarazioni dell'ex CT a Radio Kiss Kiss Napoli:

"Dal punto di vista tecnico, è evidente che il Napoli abbia l’obbligo di portare a casa i tre punti viste la classifica e la differenza di valori delle rose. Sicuramente, trova una Salernitana più serena per il cambio importante in seno alla società perché l’arrivo di una proprietà certa da più serenità all’ambiente e ha dato una ventata di fiducia e di ottimismo. L’arrivo di Sabatini, inoltre, ha dato ulteriore conferma della serietà della nuova gestione societaria. 

La partita si svolgerà, però, sul piano tecnico-tattico e, sotto quell’aspetto, credo che sarà una partita estremamente difficile per la Salernitana. Nel calcio, però, mai dire mai. Basti pensare che il Napoli ha perso 6 punti con Empoli e Spezia e che sarebbero bastati 2 su 6 per essere secondo in classifica. La logica, però, dice che dovrebbe essere una partita quasi a senso unico".

Sul calcio seguito fuori dal campo dopo il ritiro

"C’è solo il problema del Covid che tarpa un po’ le ali. Si tratta di una scelta ponderata che ho fatto dopo 36 anni di calcio ininterrotto con grandi gioie e qualche delusione facendo un lavoro che amavo fare. Magari, tra due mesi, mi riviene la voglia. Adesso, però, sono felice così. Guardo e seguo il calcio con grande attenzione con l’occhio di chi ha passato tre, quattro generazioni di calciatori ed allenatori che, comunque, non sempre mi diverte. E‘ difficile dire, adesso, in così poco tempo, cosa non funziona tenendo presente anche il momento che stiamo vivendo perché il Covid ha inciso terribilmente sul piano gestionale e dello spettacolo

La compressione dei calendari ha portato ad un’infinità di infortuni con partite giocate senza diversi titolari e giocatori importanti. Lo spettacolo del calcio è fatto dalla qualità dei calciatori e, nel momento che vengono a mancare quei protagonisti, risulta diverso. Questo periodo verrà ricordato come ‘il calcio del Covid’ e bisogna accettare il bello ed il meno bello che propone in questo momento".

Infine, proprio sulla compressione dei calendari

"Per vedere grandi spettacoli, devi avere il tempo di prepararli. L’Atalanta propone un calcio piacevole ma c’è il lavoro di diversi anni dietro. il Milan ha dato continuità. L’Inter ha cambiato allenatore ma ha mantenuto la stessa struttura. Secondo me, Spalletti ha inciso abbastanza perché è subentrato in una situazione non facile da gestire. Si riesce a dare barlumi di spettacolo e bisogna fare i complimenti perché è difficile dare continuità giocando ogni tre giorni sotto l’aspetto della condizione fisica, degli infortuni e della preparazione tattica. In Italia, in particolare, l’aspetto tattico incide notevolmente: se sbagli l’approccio mentale o tattico vai incontro a delle difficoltà".