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(Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)
Né Insigne né Nani indossano la maglia numero 10. Eppure per le loro capacità e per ciò che hanno vinto, sarebbero perfettamente in grado di reggerne il peso. Entrambi volto di Napoli e Venezia, facce della stessa medaglia, d'oro se consideriamo l'Europeo. I due campioni sono stati messi a confronto da Il Mattino, nell'edizione odierna.
Il primo filo che lega Insigne e Nani è proprio la medaglia d'oro conquistata all'Europeo. Il portoghese salì sul tetto d'Europa il 2016, nella finale vinta dal Portogallo contro la Francia per 1 a 0 ai supplementari. In quella formazione il calciatore del Venezia affiancava Ronaldo nella fase offensiva. Cinque anni dopo - causa covid - Insigne ha conquistato la coppa con l'Italia nella finale di Wembley contro l'Inghilterra, vinta ai rigori. Non è un semplice caso, entrambi sono giocatori che svolgono un gioco diverso dai 10 che li affiancano in campo. Nani è andato in giro per diversi campionati, giocando con calciatori di alto livello - uno tra questi proprio Ronaldo - mentre l'italiano è rimasto fedele alla propria terra, scegliendo di giocare nel Napoli per tutta questa fase di carriera.
Ed è proprio con le scelte di carriera che le strade dei due campioni si dividono. Nani ha deciso di rimettersi in gioco dopo la parentesi all'Orlando City, squadra in cui giocava fino al 2021, arrivando al Venezia, nel duro campionato di Serie A. Ha rinunciato ai dollari americani per i meno allettanti euro italiani. Ha vinto tutto ciò che un giocatore può vincere in carriera - una Champions, 4 Premier League e diverse coppe in giro per l'Europa - ma ha scelto la piccola squadra italiana per rimettersi in gioco.
Insigne invece ha scelto l'opposto. Arrivato a 30 anni ha deciso di chiudere la carriera lontano dai massimi campionati europei. Il suo amore per Napoli, anche se deve lasciarla, resta enorme, e per questo ha deciso di non voler andare in un altro club europeo, figuriamoci uno italiano. Andrà in MLS, un campionato che di calcio ha ben poco, ricoperto di dollari per una pensione dorata. Prima di andare, però, vuole lasciare definitivamente il segno a Napoli, chiudendo alla grande questa stagione. Partendo da domani pomeriggio, quando gli azzurri partiranno per Venezia con la chiara intenzione di prendersi i tre punti e rimettersi in carreggiata per la lotta scudetto.
La sfida tra Insigne e Nani passa principalmente per le incredibili capacità dei due calciatori, di sicuro sopra le righe. L'attaccante del Venezia ha impiegato una manciata di minuti dal suo esordio per servire l'assist per il gol, presentandosi nel migliore dei modi ai suoi nuovi tifosi. Insigne, con la sua giocata tipica, ha perfino fatto inserire nella Treccani un nuovo termine, Tiro a giro, cose che non capitano tutti i giorni.
Una sfida che passa anche per la loro voglia di imporsi. Nani, dopo quell'assist, è rimasto a secco e, anche se non ha il dna da bomber, è decisivo sotto porta. Insigne, dal canto suo, non ha ancora segnato su azione e proprio contro il Venezia sbagliò il primo dei tre rigori stagionali - segnato poi al secondo tentativo -.
Ecco quindi tutti gli ingredienti per la bellissima sfida tra numeri 10 che non indossano la numero 10.
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