Giacomo Raspadori, alle prese con l'infortunio muscolare che lo costringerà a saltare la gara con il Sassuolo di domani sera al Mapei, ha rilasciato una lunga intervista pubblicata oggi sulle colonne della Gazzetta dello Sport. Concentrato e dotato di massima applicazione, che Spalletti gli ha riconosciuto a più riprese nelle sue dichiarazioni alla stampa, il calciatore ha parlato degli obiettivi del Napoli in campionato e Champions League.
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Raspadori on fire: “Scudetto? Ci pensiamo dal primo giorno. Ho qualcosa di Mertens e Dybala”
Raspadori: "Vogliamo lo scudetto"
Ecco quanto, delle parole dell'ex Sassuolo, evidenziate da CalcioNapoli1926:
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"Sarebbe ipocrita non parlare di scudetto. Una grande occasione costruita con il lavoro di tutti i giorni. È dalla prima giornata che ce lo siamo messo in testa, la mentalità è stata quella giusta, pazzesco l’affetto dei tifosi. Viaggiamo senza mai ricordare di avere dieci, quindici punti di vantaggio, pensando solo a farne altri tre nella prossima (...)
Champions? Se manteniamo concretezza e spensieratezza, in Europa non ci sono limiti. Questione di mentalità, guardiamo solo noi stessi".
De Laurentiis?Emozionale. Può sembrare più esuberante come la città, per chi non è nato qui, ma è normale. Mi ha detto subito di aver fatto un investimento importante su calciatore italiano perché ci crede".
Lippi ha detto che gli ricorda Dybala, per Savoldi è il nuovo Mertens.
"Penso di avere qualcosa di tutti questi simboli".
Anche se le farebbe piacere giocare di più, no?"
"Normale, essendo ambizioso. Ma la nostra forza è sentirci parte del gruppo, tutti titolari quando siamo chiamati in causa".
Centravanti, falso 9, trequartista, seconda punta... Troppi ruoli forse?
"No, anche se la mia posizione naturale è al centro, dove ho cominciato: prima punta o trequartista. Diciamo un 9 e mezzo".
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