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BERLIN, GERMANY - OCTOBER 24: Giacomo Raspadori of Napoli celebrates after scoring the first goal of Napoli during the UEFA Champions League match between 1. FC Union Berlin and SSC Napoli at Olympiastadion on October 24, 2023 in Berlin, Germany. (Photo by SSC NAPOLI/SSC NAPOLI via Getty Images)
Attorno a Giacomo Raspadori si è creata una grande confusione riguardo il suo ruolo. Un talento che si adatta a far tutto, ma che sia a parole che sul campo dimostra di essere un centravanti, diverso da Osimhen, Simeone o dai colleghi millenials Haaland, Julian Alvarez o Bellingham, ma sicuramente anche lui determinante. I suoi numeri in Champions sono da urlo e sia contro il Verona che contro l'Union si è preso la scena insieme a Kvaratskhelia. Questa sera contro il Milan sarà ancora il suo turno e l'edizione odierna de il Corriere dello Sport gli ha dedicato un approfondimento. A seguire un estratto dell'articolo.
"Quando Jack Raspadori, a Berlino, ha visto danzare Kvara sulla fascia sinistra, come un rabdomante è andato a al contro-movimento, s’è sfilato dalla marcatura e poi, boom, ha lasciato esplodere il sinistro, per togliersi pure la polvere dalle spalle. Quinto gol in Champions, e tra quelli nati dal 2000, la compagnia è prestigiosa, autorevole, da scambiarci due chiacchiere.
Per un po', ci si è persi nelle etichette, e Raspadori, centravanti nell’anina, ha dovuto fronteggiare il venticello oltraggioso del “falso nueve”: sarà stato per il fisico o per quella tendenza a legare il gioco, ad uscire dalle linee, però l’equivoco è durato, “complice” la natura dominante di Osimhen, almeno fino a quando Jack non ha messo sul tavolo i propri pensieri. «Io gioco ovunque ma è lì che mi sento meglio». Non esterno di destra o di sinistra, perché chi ha due piedi del genere può industriarsi ovunque, e neppure da mezzala o da sotto punta: attaccante centrale, come si usa dire adesso, un autentico nove, che a Verona si è inventato un assist (per Politano) e che in Germania ha sistemato la vicenda, con l’aiuto di Kvara.
Napoli-Milan ricomincia con Raspadori che fa il 9 con il suo 81, con Simeone che se ne sta in panchina, con gerarchie che in assenza di Osimhen sembrano riscritte dalla natura svolazzante di quest’attaccante che ondeggia tra i centrali, li tira fuori scalando, consente ai centrocampisti di provare irruzioni e semmai fa da sé, con quella intelligenza viva che gli appartiene da sempre, era un fanciullo quando se ne accorsero e stava diventando grande - estate 2022 - quando De Laurentiis ha investito 35 milioni di euro per convincere il Sassuolo a cederlo".
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