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Raspadori ad ogni costo, persiste l’equivoco sul ruolo: il rischio di Garcia

Edoardo Riccio
Edoardo Riccio Giornalista 

Il forte rischio di un talento incondizionato per la sua posizione in campo: il punto su Jack

Nonostante la volontà di Garcia di puntare sul suo talento, la collocazione di Raspadori nello scacchiere tattico del Napoli resta ancora un enigma. Discutere delle qualità dell'ex Sassuolo sarebbe un azzardo, ma l'equivoco sul suo ruolo persiste, come si è evinto nelle prime gare del campionato.

Raspadori ad ogni costo, ma resta l'equivoco sul suo ruolo: il punto

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Di seguito le parole riportate dall'edizione odierna de Il Corriere dello Sport: "Su Giacomo Raspadori - poverino - si potrebbe fare un trattato. È nato centravanti, chiamatelo pure falso nueve, si è ritrovato esterno di sinistra (dove ci sta con piacere, perché entra nel campo con il destro) o anche di destra oppure mezzala o seconda punta, in questo tour che l’ha proiettato però sempre un po’ distante dalla sua natura, che non dev’essere scolpita nell’erba. Garcia gli ha cercato un angolo tutto suo, intenzione lodevolissima, in un attacco che però ha un «intoccabile» come Osimhen e che un altro dovrebbe averlo, e sarebbe Kvaratskhelia.

Raspadori ha giocato la prima, a Frosinone, e la seconda, con il Sassuolo, avendo la corsia liberata prima dall’affaticamento del georgiano e poi dalla necessità di Garcia di inserire Kvara gradualmente. Con la Lazio, minuto 15 della ripresa, ed erano già appassiti in tanti, forse quasi tutti, primo cambio: dentro Raspadori e fuori Kvara, che almeno un po’ ha stupito, ma sono dettagli e libere interpretazioni. Però l’equivoco rimane, intorno ad un talento che è indiscutibilmente intrigante ma che rischia di diventare «condizionante»".



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