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Rapina Neres, c’è una testimone: erano in quattro e avevano una talpa al Maradona

rapina neres
Il Mattino si sofferma sulla disavventura capitata all'azzurro
Francesco Giovinazzo

Non sono ore facili per David Neres. Il calciatore del Napoli, da poco arrivato in città, ha già dovuto fare i conti con una situazione surreale. Infatti, dopo la partita col Parma, giocata allo stadio Maradona, nelle scorse ore ha subìto una rapina mentre rientrava con la sua famiglia all'Hotel Parker's con un minivan. Due persone hanno avvicinato la vettura e rubato l'orologio del calciatore dal valore di oltre 100 mila euro. Proprio sulle indagini della polizia si è soffermata l'edizione odierna de Il Mattino. A seguire un estratto dell'articolo:

Rapina Neres, spunta una super testimone: le ultime sulle indagini

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"Una donna ha visto tutto. E ha raccontato dei particolari utili alle indagini. Via Nino Bixio, tra sabato e domenica notte, la partita al Maradona è finita con il successo del Napoli sul Parma, quando un minivan lascia lo stadio di Fuorigrotta. Ha i vetri oscurati, impossibile capire chi ci sia dentro, anche se i malviventi agiscono a colpo sicuro: bloccano l'auto, puntano un'arma contro il calciatore e si fanno consegnare l'orologio. Hanno agito in quattro, si sono mossi in sella a due scooter, che erano posizionati all'esterno del varco di uscita dello stadio di Fuorigrotta. Un mosaico che si sta arricchendo di ora in ora. Possibile che i malviventi siano di rione Lauro, lo spaccato edilizio cresciuto a pochi passi dallo stadio di Fuorigrotta.


In poche ore, la ricostruzione investigativa ha consentito di orientare i riflettori verso la criminalità predatoria di rione Lauro. Si studiano le immagini ricavate dal sistema di protezione ed è emerso un retroscena: gli uomini in scooter che hanno "filato" il minivan erano nei pressi dello stadio già da un po'. Sono rimasti immobili ad assistere al transito di alcune auto private subito dopo la partita, poi hanno acceso i motori quando hanno assistito al passaggio del minivan privato noleggiato per il trasporto del calciatore brasiliano e della sua compagna. Avevano notizie troppo situate - spiegano gli inquirenti -, quanto basta a ipotizzare l'esistenza di una talpa all'ombra del Maradona. Uno che conosceva l'identità dei passeggeri del minivan con i vetri oscurati, ma anche - fatto non secondario - la loro posizione all'interno del veicolo. Sono andati a colpo sicuro, forte di una trama di informazioni che tocca alla Mobile ricostruire".