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NAPLES, ITALY - DECEMBER 16: Claudio Ranieri, Head Coach of Cagliari Calcio, looks on prior to the Serie A TIM match between SSC Napoli and Cagliari Calcio at Stadio Diego Armando Maradona on December 16, 2023 in Naples, Italy. (Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)
Si attende soltanto l'ufficialità ma è praticamente tutto pronto per il ritorno sulla scena di Claudio Ranieri. L'allenatore, nonostante l'intenzione di smettere dopo la salvezza ottenuta brillantemente la scorsa stagione alla guida del Cagliari, ha deciso di rimettersi ancora in gioco e di dire sì per la terza volta alla Roma, la sua squadra del cuore. Lo fa in una situazione estremamente critica, con i giallorossi nella parte destra della classifica, con un esiguo margine di 4 punti sulla zona retrocessione. Il debutto non sarà certamente dei più morbidi, visto che sarà ospite del Napoli del suo amico Antonio Conte. Ranieri è legato, come raccontato dal Corriere dello Sport, al tecnico azzurro da un bel rapporto di amicizia e stima reciproca. Un retroscena raccontato dal quotidiano in merito è molto significativo.
"Quando Conte arrivò al Chelsea, ovviamente, si rivolse a Ranieri, leggendario trionfatore con il Leicester, per farsi raccontare un po’ London and londoners. «Spero vinca la Premier», disse l’amico Claudio qualche tempo dopo. E prima di essere esonerato, scatenando l’indignazione del mondo del calcio: «Sono molto triste», annunciò pubblicamente Conte. «È un uomo eccezionale», è invece una frase attribuibile a entrambi parlando dell’altro. I due si sono anche scambiati visite di tecnica e piacere: la più nota è quella di Ranieri a Conte a Cobham, frequentata agli albori della rivoluzione di Abramovich, ai tempi in cui era lui il tecnico dei Blues. Ma Ranieri avrebbe voluto Conte anche da giocatore: voleva portarlo alla Fiorentina, erano gli ultimi Anni 90. Dei dieci confronti tra loro in A e in Premier, il signor Antonio ne ha vinti otto e Sir Claudio invece due. Mai un pareggio. Una sola volta, a memoria, ebbero vedute differenti, tema arbitri: uno allenava la Juve, l’altro l’Inter. Sorrisero. Mai si divisero, qua la mano. Prossima cena? Prima o dopo Napoli-Roma. Paga chi vince, ci mancherebbe".
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