/www.calcionapoli1926.it/assets/uploads/202409/d8ef57e2673487be3c3fbdc81e90abf4-scaled-e1726998229493.jpg "NAPLES, ITALY - AUGUST 31: Stanislav Lobotka of SSC Napoli during the Serie A match between Napoli and Parma at Stadio Diego Armando Maradona 31, 2024 in Napoli, Italy. (Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)")
Nel tardo pomeriggio di ieri, in cui il Napoli ha battuto il Como mantenendo così il primo posto in solitaria alla sosta, tra le tante individualità è spiccata senza dubbio quella di Stanislav Lobotka. Il centrocampista slovacco, dopo un primo tempo in cui era parso un po' appannato ha ritrovato le condizioni giusti per rendere al meglio e dettare legge in cabina di regia. I quotidiani hanno valutato in maniera non uniforme la prestazione del numero 68, di seguito le pagelle.
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Primo tempo normale, poi sale in cattedra da professore: le pagelle di Lobotka
Le valutazioni dei principali quotidiani nazionali e locali sulla prestazione dello slovacco
| Gazzetta dello Sport 7.5 - Per un tempo è sovrastato da Sergi Roberto e il Napoli soffre. Poi riprende la bacchetta in mano e dirige da Lobotka. |
| Corriere dello Sport 8 - Nel primo tempo: normale. Nel secondo: speciale. Mostruoso, d'imperio, a dirigere la squadra e innescare ripartenze letali (compresa quella del tris). Corre ovunque e pensa, non spreca mai un pallone e per finire vince 7 duelli su 7 e riconquista 8 possessi. What else? |
| Tuttosport 6.5 - E' la luce nel momento buio del Napoli. Primo tempo in affanno, nel secondo comanda la mediana e non sbaglia nulla. |
| Il Mattino 7 - Guida la pressione in avanti, i tempi in cui le linee devono avanzare. Avrà anche rispettato gli ordini, ma toccava a lui organizzare le ripartenze che sono mancate nel primo tempo. Poi spicca il volo, diventa una specie di Claudio Abbado nella direzione dei tempi di gioco. |
| Calcionapoli1926.it 6.5 - Il solito professore che sale in cattedra a centrocampo anche quando la sua squadra va in difficoltà. Intercetta, riparte, lotta e rende impossibile il recupero quando il pallone è tra i suoi piedi. Imprescindibile nelle due fasi, imprescindibile per Conte che sa che con lui in campo la squadra gira in un altro modo. |
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