Si sentiva esterno offensivo, Matteo. E si sente ancora, ci mancherebbe, ma la maturità acquisita nel tempo l’ha fatto cambiare, l’ha reso più elastico, ancor più altruista di quanto già non fosse prima. E poi ha trovato terreno fertile, perché Conte l’ha ascoltato, ha studiato il nuovo Politano, s’è affezionato e l’ha protetto e ora, per l’allenatore, Matteo è diventato praticamente imprescindibile per ciò che in campo riesce a dare, al di là dei numeri offensivi, che per ora sono poveri (un gol e un assist), ma contano relativamente, se il Napoli è in testa alla classifica, se Politano il trasformista riesce a fare l’attaccante esterno, l’ala vecchio stampo o addirittura il quinto di difesa, quando c’è bisogno di dare una mano su quella fascia a Di Lorenzo. [...] È ormai imprescindibile Politano, oltre che un'importante chiave tattica. Per ora non lo dicono i gol, ma altri numeri che dimostrano quanto Conte tenga a lui: dopo Anguissa, Di Lorenzo, Rrahmani e Buongiorno, è il 5° giocatore più impegnato dall'allenatore in questo inizio di stagione, Coppa Italia compresa: 905 minuti di passione e sacrificio per il bene comune".
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