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L’eredità è un «fardello» mica semplice da sostenere, per sette anni - e sono stati fantastici - quella è stata la personalissima dimora di José Maria Callejon. L’ha dominata con fierezza, con una intelligenza mai evaporata, neanche durante le flessioni fisiologiche che raramente l’hanno posseduto. Il Corriere dello Sport ha evidenziato nell'edizione odierna l'arrivo di Matteo Politano.
Callejon ha rappresentato un’epoca tridimensionale (da Benitez a Sarri ad Ancelotti) e ora che il sole sta per calare e il congedo pare inevitabile, Politano andrà ad interpretare a modo suo - ch’è diverso da quello dello spagnolo - le funzioni in un ruolo che con Gattuso potrà essere anche più verticale, ma dovrà rappresentare l’elemento di equilibrio.
Due anni dopo, ecco Politano: ci sono voluti due milioni di euro di prestito, un riscatto di diciannove milioni pagabili in più rate e poi altri due eventualmente di bonus non semplici, ma neanche impossibili da raggiungere. E per l’esterno: due milioni e duecentomila euro a scalare, sino al giugno del 2024.
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