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rassegna

Plusvalenze Napoli, la reazione di De Laurentiis alle richieste della Procura

Domenico D'Ausilio

Le richieste della Procura per il caso plusvalenze lasciano l'amaro in bocca a De Laurentiis, sicuro di non aver violato alcuna norma

L'edizione odierna de Il Mattino si sofferma sulla reazione del presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis alla notizia delle richieste di inibizione della Procura Federale nei propri confronti e dei componenti del consiglio d'amministrazione del club nel processo per il caso plusvalenze.

Plusvalenze Napoli, la reazione di De Laurentiis

Neppure a un giorno vuole essere condannato Aurelio De Laurentiis. E quindi il presidente del Napoli prepara la battaglia legale. A ogni livello. Domani la tesi difensiva del Napoli verrà discussa dall'avvocato Grassani ma il patron azzurro non pensa affatto di intervenire in questa fase del dibattimento. Non ora. Si affiderà al suo legale ma la linea difensiva è chiarissima: anche l'entità della richiesta di condanna da parte dell'accusa stupisce e amareggia. E lascia l'amaro in bocca all'interno del club azzurro. Nel 2018 Galliani e Thohir furono indagati per falso in bilancio per le plusvalenze gonfiate: tutto venne archiviato.

Il presidente sicuro di non aver violato alcuna norma

La Procura federale, guidata dal procuratore Giuseppe Chiné, ha chiesto al Tribunale federale nazionale di punire con 11 mesi e cinque giorni di inibizione, ossia squalifica, il presidente del Napoli per il caso delle presunte plusvalenze fittizie segnalate dalla Covisoc nell'ambito dell'operazione che dal Lille ha portato Victor Osimhen. Aurelio De Laurentiis è sicuro di non aver violato alcuna norma, di aver fissato il prezzo del nigeriano e di Karnezis, Manzi, Liguori e Palmieri in linea con quelle che erano le valutazioni di mercato di quei giorni.