Plusvalenze Napoli, al via il processo: prima di Pasqua la sentenza. I dettagli

È un processo, quello che si apre oggi dinnanzi al Tribunale federale, per certi versi surreale. La Procura Figc deve dimostrare che il Napoli (ma anche la Juventus, la Sampdoria, l'Empoli e il Genoa in serie A) ha dolosamente e fittiziamente gonfiato le valutazioni di Osimhen e dei vari Palmieri, Manzi, Liguori e Karnezis, inseriti nell'operazione che ha portato il nigeriano in maglia azzurra quasi due anni fa, al fine di generare plusvalenze gonfiate. Prima di Pasqua arriverà la prima sentenza, poi nel caso c'è la tradizionale via crucis di ricorsi. La Juventus ha ben 19 operazioni nel mirino. A essere deferito De Laurentiis con l'intero CdA del Napoli. Dunque, per la Procura tra le 17 operazioni segnalate dalla Covisoc che vedono interessati 62 calciatori, cinque coinvolgono il Napoli.

Plusvalenze Napoli, al via il processo

Rino Sica, professore ordinario di diritto privato ha le idee chiarissime e le espone ai microfoni de Il Mattino: "Francamente ritengo che la posizione del Napoli sia particolarmente agevole da difendere: al più si tratterebbe di una singola operazione, seppur con molteplici passaggi di giocatori, non certo di comportamenti sistematici. Ma a mio avviso tutti le operazioni sono impossibili da collegare con i requisiti di iscrizione. Perché possa esservi una condanna, deve essere dimostrata la falsità dell'operazione, il che mi pare impossibile da fare. Le ipervalutazioni potrebbero essere anche il frutto di un abbaglio, senza intenzione di alterare il valore per ragioni contabili. Se dovessimo qualificare plusvalenze fittizie tutti i bidoni di mercato, cioè gli acquisti sbagliati, ogni squadra ne avrebbe vari".