Il caso plusvalenze che vede coinvolta (e penalizzata) la Juventus e altre squadre di Serie A costringe il Governo ad intervenire per disciplinare una materia scivolosa dove l'assenza di norme specifiche rende il terreno assai sdrucciolevole.
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Plusvalenze, interviene il Governo: stretta su rateizzazioni e permanenza calciatori
Plusvalenze, la decisione del Governo
Ne scrive oggi il Sole 24 ore, ecco quanto evidenziato da CalcioNapoli1926: "La nuova regola, che va a modificare l’articolo 86 del Testo unico sulle imposte sui redditi, prende la forma di un emendamento governativo che sarà presentato oggi al Milleproroghe in discussione al Senato e agisce nei due modi. A cambiare sono anche le regole generali per le rateizzazione. Il testo attuale permette di fatto un regime di favore per le società sportive, che possono diluire la plusvalenza anche quando il «bene», in questo caso il giocatore, rimane per un solo anno nella proprietà del club, mentre le altre imprese hanno bisogno di mantenerlo in portafoglio almeno per tre anni per vedersi aprire le porte della dilazione. Il regime di favore, nato dal fatto che la velocità di cessione dei cartellini è mediamente maggiore rispetto ai beni della generalità delle imprese, viene ora abolito, allineando la disciplina dello sport a quella generale che impone di aspettare il triennio. Da questa ragione nasce il doppio regime: sulle plusvalenze che si traducono in un effettivo scambio di denaro la mano del fisco è più leggera, e permette di spalmare l’incremento di reddito su più anni a patto di rispettare la regola generale dei tre anni. Per quelle che producono numeri nei bilanci ma non trasferimento di denaro, invece, non c’è scampo: vanno integralmente ad alimentare il reddito dell’anno, e quindi le imposte da pagare, con un disincentivo che dovrebbe frenare il fenomeno dei maquillage dei bilanci messo sotto i riflettori dalle ultime inchieste della Guardia di finanza”.
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