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(Photo by Jacques Feeney/Getty Images)
In Italia la pirateria, purtroppo è ancora troppo utilizzata, per evitare abbonamenti. Stando a quanto si legge su CalcioeFinanza, questa mattina la Guardia di Finanza di Milano ha individuato e sequestrato due centrali di trasmissione di IPTV (internet protocol television) ritenute illegali e localizzate in Svizzera e in Sicilia e gestite da 22 italiani e due elvetici, tutti indagati.
Gli indagati sono accusati di associazione a delinquere con l'aggravante della transnazionalità. L’attività consisteva nella vendita e distribuzione di flussi audio/video decriptati a circa 900 rivenditori (reseller) che, a loro volta, li immettevano nella disponibilità dei clienti. Per i reseller ci sarà una multa che varia dai 2.582 a 25.822 euro. Invece per i 2000 clienti individuati sul territorio nazionale arriverà una multa di 1032 euro. La Guardia di Finanza, in collaborazione con la Polizia Cantonale e coordinata dalla Procura di Roma, ha eseguito perquisizioni in Svizzera, Lombardia, Puglia, Calabria e Sicilia sequestrando quindi gli strumenti di pagamento utilizzati per incassare gli introiti degli abbonamenti IPTV illegali, per una somma di circa 1 milione d'euro. I centri di trasmissione illegale situati in Svizzera e a Messina, si facevano pagare un quota mensile tra i 10 e i 15 euro. Ciò permetteva ai clienti la visione piratata dei canali delle piattaforme pay.
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