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Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)
Eraldo Pecci a è intervenuto a Radio CRC. Focus del suo intervento la situazione in campionato del Napoli e il pareggio casalingo maturato ieri sera contro il Torino di Giampaolo per 1-1, grazie ad un capolavoro al 92' di Lorenzo Insigne.
“Classifica corta, può succedere ancora tutto. Il Napoli potrebbe vincere la Supercoppa contro una Juve che non sembra imbattibile.
Ci aspettavamo qualcosa di più dal Napoli, ma, nonostante tutto, il risultato è stato in linea con le ultime tre partite. Milano è irraggiungibile in questo momento. Se una squadra ha bisogno costantemente dei consigli dell’allenatore non sta crescendo.
Il Napoli ha raggiunto dei risultati, lo scorso anno, col 4-3-3, attendendo gli avversari e stando dietro. Quando ci sono delle partite dove, magari, devi imporre tu il gioco, è chiaro che si vada in difficoltà. Niente è perduto, giocando ogni tre giorni è normale che ci siamo problemi. Mai come quest’anno si possono perdere punti per strada. È un campionato, questo, tutto da giocare.
“Mi son stupito dalla prestazione del Toro, perché da tempo stava giocando il peggior calcio d’Italia. È una squadra che subisce, che non sa impostare il giusto atteggiamento in campo. I problemi del Torino non sono finiti con il match di ieri sera, ma spero che sia stato un punto di inizio.
Il cuore di una squadra è il centrocampo, quindi è chiaro che sia lì il problema degli azzurri. Per me, il centrocampo del Napoli è ottimo, ha tutto, sia quelli che equilibrano, sia chi va in profondità. Chiaramente vorremmo vedere sempre la squadra del cuore con i giocatori al top, ma non può essere sempre così. Serve il giocatore che tira giù le maniche e ti corre dietro e serve il giocatore che ti faccia la giocata decisiva. Io sono dalla parte dei secondi. Lo scorso anno c’è stato un periodo in cui gli azzurri sembravano imbattibili, adesso invece sembra non riescano ad affrontare bene le squadre. La Juve, dal canto suo, ha già perso svariate partite, cosa mai capitata. Quello di quest’anno è un campionato anomalo e le distanze non sono così incolmabili”.
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