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Pecci: “Al Napoli mancano le motivazioni, più che un regista. Dura rientrare in zona Champions”

Domenico D'Ausilio

Eraldo Pecci ha parlato del momento del Napoli ai microfoni della Gazzetta dello Sport

Eraldo Pecci, primo regista del Napoli di Maradona, ha rilasciato un'intervista ai microfoni della Gazzetta dello Sport, soffermandosi sul momento dei partenopei. Con la maglietta azzurra ha giocato una sola stagione, 85- 86, prima di trasferirsi al Bologna.

Le parole di Pecci sul momento del Napoli

Che le pare di questo Napoli, Pecci? "E’ stato un tantino deludente, fin qui. Non sempre, cambiando le cose, si risolvono i

problemi".

Si riferisce all’esonero diAncelotti e all’arrivo di Gattuso? "Non in maniera specifica. Penso a quanto accaduto, per esempio, con la perdita di Albiol. La difesa era collaudatissima. Anche se Manolas è forte, ma qualcosa l’ha perso là dietro, la difesa, senza lo spagnolo".

Veniamo al problema vero: il regista. Lei è stato uno tra i migliori organizzatori di gioco che abbia avuto il nostro calcio. A Napoli, questo è l’argomento più discusso?"Sto leggendo di Lobotka. Si, è un discreto centrocampista,

dotato di buona tecnica. Ma non vi aspettate che arrivi lui e tutto tornerà a posto. Uno dei problema del Napoli può anche essere la mancanza del regista, ma non è il problema".

In che senso, Pecci?"La questione è soprattutto mentale, perché sul piano della qualità, il Napoli non scarseggia. Sbaglio o quest’organico è lo stesso che ha fatto bene negli ultimi anni? E’ chiaro che a un certo punto bisogna fare i conti pure con il logorio fisico, con le motivazioni che, dopo tanti anni vissuti in un club, posso anche venire a mancare".

Allan, Fabian Ruiz e Zielinski: uno di loro tre dovrà cedere il posto, eventualmente, a Lobotka. Lei chi terrebbe fuori? "Queste scelte spettano a Gattuso, lui ha il polso della situazione, conosce per bene le caratteristiche dei singoli. Io dico

che sono tre buoni giocatori, ma nessuno è un regista".

Ci sono ancora i margini perché il Napoli posso rientrare nella zona Champions League?"Glielo auguro, ma la vedo dura. Davanti ci sono le prime quattro che non perdono colpi. La crescita della Lazio, che gioca in maniera divina,è la vera sorpresa di questo campionato, al completo, se la può giocare con chiunque. Lo scudetto? Lo vincerà ancora la Juve".