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Marco Parolo (Photo by Marco Rosi - SS Lazio/Getty Images)
Marco Parolo, ex calciatore e opinionista Dazn, ha rilasciato un'intervista ai microfoni de Il Mattino, soffermandosi sui play-off mondiali che l'Italia sarà costretta a disputare, questa sera andrà in scena al Barbera di Palermo la semifinale contro la Macedonia. L'ex centrocampista della Lazio ha spiegato le differenze tra il gruppo del 2017 che non si qualificò al Mondiale 2018 e quello attuale e sui due azzurri Insigne e Di Lorenzo.
Nel 2017 mancava?
"Non c'era alchimia. Non eravamo uniti come all'Europeo di Conte. E questo ha fatto la differenza".
Cosa vede di diverso tra quella del 2017 ne questa Nazionale?
"Grande coesione anche con l'allenatore. Mentre con Ventura era stato un po' stravolto tutto il lavoro fatto con Conte. E soprattutto c'era una grande negatività attorno all'ambiente e non parlo solo della squadra: anche il ct e la Federazione".
Il segreto per riuscirci?
"L'asse Jorginho, Verratti, Insigne può fare la differenza con il fraseggio stretto per aprire spazio a Immobile e Berardi. Ma per me l'assenza più pesante sarà Di Lorenzo. Si è preso il posto in silenzio, ma all'Europeo ha equilibrato tantissimo".
Su Insigne
"In quella partita ci è mancato tanto e non era nemmeno l'Insigne di adesso. Sa fare ancor di più la differenza, ha personalità e lo sta facendo vedere con il Napoli. E poi ha una motivazione in più per centrare il Mondiale: sa che andando in Canada, questa potrebbe essere la sua ultima chance in azzurro".
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