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Parlato: “Napoli, quanti errori! La squadra non è serena, i calciatori non hanno certezze sul proprio futuro”

REGGIO NELL'EMILIA, ITALY - MARCH 03: Domenico Berardi of Sassuolo  celebrates with teammate Francesco Caputo after scoring their team's second goal from the penalty spot during the Serie A match between US Sassuolo  and SSC Napoli at Mapei Stadium - Città del Tricolore on March 03, 2021 in Reggio nell'Emilia, Italy. Sporting stadiums around Italy remain under strict restrictions due to the Coronavirus Pandemic as Government social distancing laws prohibit fans inside venues resulting in games being played behind closed doors. (Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

Manuel Parlato, giornalista sportivo di Sportitalia, è intervenuto ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli. Focus del suo intervento il momento vissuto dal Napoli e le prospettive future di questa squadra, che si ritrova per certi versi sbandata...

Mattia Fele

Manuel Parlato, giornalista sportivo di Sportitalia, è intervenuto ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli. Focus del suo intervento il momento vissuto dal Napoli e le prospettive future di questa squadra, che si ritrova per certi versi sbandata e sfilacciata in campo. Di seguito un estratto delle sue dichiarazioni alla radio ufficiale azzurra.

Parlato: "Napoli, quanti errori! E sul futuro..."

 Nikola Maksimovic (Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

"Il rigore concesso al Sassuolo è causato da diverse cose, è un concorso di colpe tra alcuni giocatori azzurri. Manolas ha sbagliato di certo, ma anche Bakayoko doveva intervenire diversamente. Osimhen? Si sta già allenando, si è sottoposto agli esami strumentali del caso e sta bene. Questi errori dei calciatori del Napoli però fanno riflettere: sembra che non mettano la testa giusta in campo, che manchi serenità anche rispetto a ciò che potrebbe accadere in futuro. Non ci sono certezze. Tanti calciatori andranno via, e nessuno di loro ha certezza di quale sarà la guida tecnica della prossima stagione. Per cui non sanno come comportarsi e che ne sarà del proprio futuro professionale. Poi c'è anche una grossa carenza di personalità"