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(Photo by Marco Luzzani/Getty Images)
L'edizione odierna della Gazzetta dello Sport si sofferma sulla nuova forza della panchina del Napoli che contro la Cremonese è stata decisiva per la vittoria.
"Ieri il Napoli, forse per non correre rischi, ha provato a inchiodare rapidamente la Cremonese e Rrahmani, in proiezione offensiva, ha colpito la traversa dopo meno di due minuti. Dopo aver rischiato lo svantaggio con una conclusione di Zanimacchia, il Napoli ha trovato la rete su rigore. La è sembrata già risolta. Sensazione sbagliata, perché la Cremonese è stata brava a non perdere le distanze, a concedere il giusto e a credere nel pareggio. Spalletti ha cambiato tre uomini (Mario Rui, Ndombele e Politano al posto di Olivera, Zielinski e Lozano) rispetto alla trionfale trasferta di Amsterdam: tolgo un titolare e ne metto un altro, ama dire lui. E così in effetti è. La Cremonese era schierata con il 4-2-3-1 in fase di possesso e il 4-4-1-1 in fase di non possesso. Ma il Napoli ha le chiavi per aprire
qualunque portone. E così Politano stava molto largo, Di Lorenzo entrava quasi da mezzala, Raspadori cuciva il gioco in modo magnifico aprendo spazi in cui si inseriva Lobotka per ispirare Kvaratskhelia o altri compagni".
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