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Palladino, sangue partenopeo e quell’azzurro sfiorato: i precedenti contro il Napoli

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Il tecnico dei viola domani pomeriggio vivrà una gara speciale
Sara Ghezzi

Raffaele Palladino in estate ha alzato l'asticella sedendosi sulla panchina della Fiorentina. In questi mesi ha dimostrato le sue qualità di giovane tecnico che punta a diventare grande e domani sfiderà il Napoli. La squadra per cui ha sempre provato un amore particolare, l'azzurro che avrebbe potuto difendere dopo l'addio di Spalletti. L'analisi dell'edizione odierna de Il Mattino.

Palladino, sangue partenopeo e quell'azzurro sfiorato: i precedenti contro il Napoli

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"Il sangue è napoletano (è nato a Mugnano), il calcio gli scorre nelle vene e la passione per la maglia del Napoli, che ha affrontato sempre e soltanto da avversario, non l'ha mai nascosta. «A 15 anni sono stato acquistato dalla Juve e non ho mai avuto la possibilità di giocare per la squadra della mia città - ha dichiarato spesso Palladino - Sarebbe stato bello, perché ho sentimento per il Napoli». Domani, però, i sentimenti saranno messi da parte. Al Franchi gli azzurri di Conte saranno avversari sulla strada della Fiorentina di Palladino che fino a poco tempo fa era ancora l'allenatore più giovane di tutta la massima serie, (l'ingaggio recente del 38enne Salvatore Bocchetti sulla panchina del Monza - altro napoletano, altra scelta di Galliani che evidentemente ha fiuto per i giovani allenatori - dopo l'esonero di Nesta lo ha fatto scalare al secondo posto).


È la quarta volta che Raffaele incrocia il Napoli da allenatore. Il tecnico, che pure era finito tra i papabili per la panchina azzurra dopo i disastri post scudetto, ha già dato un piacevole dispiacere al Napoli. L'ossimoro non è casuale. Il tecnico ha già incrociato e battuto al primo colpo gli azzurri con il suo Monza (era il 14 maggio del 2023), soltanto 10 giorni dopo che la truppa allora guidata da Spalletti si era cucita addosso lo scudetto. Facile immaginare il calo post sbornia festeggiamenti per gli azzurri. Da allora Palladino ha affrontato gli azzurri altre due volte: prima costringendoli ad un pareggio anonimo e senza reti al Maradona (esattamente un anno fa contro l'undici di Mazzarri) e poi incassando la prima sconfitta (2-4) da parte degli uomini di Calzona. Domani pomeriggio il quarto atto di una sfida particolare per Palladino. Il giovane allenatore partenopeo è stato capace di dare un'identità alla sua Fiorentina, cambiando anche l'iniziale atteggiamento tattico (abiurata la difesa a tre che pure era il suo mantra), affidandosi ad un modulo (il 4-2-3-1) ) che ha esaltato le caratteristiche dei suoi uomini proiettando la Fiorentina nel gotha ​​delle squadre di vertice. La Viola gioca un buon calcio, lo fa in maniera disinvolta ed è stata capace di inanellare qualcosa come 10 risultati utili di fila, prima di un doppio stop (contro Bologna ed Udinese) che ha solo parzialmente frenato le ambizioni. In mezzo anche la partita da recuperare con l'Inter (per via del malore capitato a Bove) e il pareggio della settimana scorsa contro la Juventus allo Stadium che ha restituito certezze ai toscani. C'è da giurare che domani il ragazzo di Mugnano farà di tutto per fare bella figura contro gli azzurri, contro la squadra della sua città".