Sul gioco di squadra: "Osimhen è migliorato parecchio grazie a Luciano Spalletti. L’attuale c.t. della Nazionale l’ha reso un attaccante più associativo rispetto a quello che era arrivato da Lilla. Credo però che l’opera non sia completata e il nigeriano possa crescere ancora nelle connessioni con i compagni. Anche Vlahovic per me non è ancora un punto di riferimento fatto e finito nel gioco della squadra, sebbene oggi abbia qualcosina in più del rivale".
Sulla leadership: "Caratterialmente e tecnicamente entrambi hanno tutto per essere trascinatori in campo e nello spogliatoio. Vlahovic mi pare abbia un po’ limitato alcuni attacchi di nervosismo del passato e sia ora più maturo anche negli atteggiamenti. La differenza, però, sta tutta nello scorso campionato: Osimhen ha già vinto uno scudetto da leader, capocannoniere e stella di un Napoli incredibile, mentre a Vlahovic manca ancora un trofeo prestigioso in bacheca. In sostanza, Victor è già stato il trascinatore di una squadra vincente, Dusan al limite lo potrà essere".
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