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Toni: “Osi e Vlahovic due bomber, ma il nigeriano è più trascinatore per un motivo”

Osimhen
Intervista dell'ex attaccante italiano a La Gazzetta dello Sport in vista del duello a distanza tra i due bomber domenica sera al Maradona: le dichiarazioni rilasciate
Edoardo Riccio
Edoardo Riccio Giornalista 

Quest'oggi, Luca Toni ha rilasciato un'intervista a La Gazzetta dello Sport. L'ex centravanti italiano ha presentato la super sfida di domenica sera tra Napoli e Juve, citando anche Osimhen e Vlahovic per il duello a distanza.

Toni: "Osimhen e Vlahovic due numeri nove, ecco chi è il più forte"

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Di seguito le dichiarazioni rilasciate dall'ex calciatore italiano: Osimhen o Vlahovic? "Sono due veri numeri nove, completi, sanno segnare in tanti modi e l’hanno dimostrato anche in questo periodo: il giocatore del Napoli, tornato dalla Coppa d’Africa, ha realizzato già 5 gol in 3 partite; Dusan nel 2024 ha fatto, invece, meglio di tutti. Tra i due, se proprio devo sceglierne uno come bomber puro, vado con DV9, perché in area non ha davvero punti deboli, può farti male in ogni modo".


Sullo stacco del nigeriano: "Osimhen salta altissimo e riesce anche a rimanere a lungo sospeso in aria: è una vera forza della natura. Vlahovic è più strutturato, ma nelle capacità di colpire di testa e indirizzare non è da meno del nigeriano. Possiamo ritenerli alla pari in questa particolare caratteristica".

Sulla profondità: "Nell’attacco alla profondità in pochi hanno la gamba e la furia del centravanti del Napoli. È forse il suo punto di forza in assoluto. Dusan lo fa bene, ma Victor ha semplicemente un’altra gamba e scatta di continuo, per questo vado con lui senza grandi dubbi in questa voce".

Sul gioco di squadra: "Osimhen è migliorato parecchio grazie a Luciano Spalletti. L’attuale c.t. della Nazionale l’ha reso un attaccante più associativo rispetto a quello che era arrivato da Lilla. Credo però che l’opera non sia completata e il nigeriano possa crescere ancora nelle connessioni con i compagni. Anche Vlahovic per me non è ancora un punto di riferimento fatto e finito nel gioco della squadra, sebbene oggi abbia qualcosina in più del rivale".

Sulla leadership: "Caratterialmente e tecnicamente entrambi hanno tutto per essere trascinatori in campo e nello spogliatoio. Vlahovic mi pare abbia un po’ limitato alcuni attacchi di nervosismo del passato e sia ora più maturo anche negli atteggiamenti. La differenza, però, sta tutta nello scorso campionato: Osimhen ha già vinto uno scudetto da leader, capocannoniere e stella di un Napoli incredibile, mentre a Vlahovic manca ancora un trofeo prestigioso in bacheca. In sostanza, Victor è già stato il trascinatore di una squadra vincente, Dusan al limite lo potrà essere".

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