Certo, a conti fatti anche nell’anno calcistico appena concluso ha viaggiato a una media realizzativa di tutto rispetto, 17 gol in 32 partite, 15 in 25 presenze di campionato, ma oggi, dicevamo, qualcosa è cambiato. A cominciare dal mercato: sebbene nel vecchio contratto non ci fosse la clausola da 130 milioni di euro, per lui un’estate fa arrivarono a offrire 150 milioni e poi anche di più; ora, invece, sono tutti guardinghi.
Nell’anno dello scudetto, della cavalcata trionfale e dei quarti di Champions, si ricorda un solo momento di leggera tensione: a Castel di Sangro, in allenamento, uno di quei tipici e tutto sommato innocenti battibecchi da trance agonistica che Spalletti domò in un clic: lo invitò a uscire dal campo e da quel momento Victor s’incendiò soltanto davanti alle porte".
La lite con il ct peggiora la sua situazione
—"La lite social con Finidi, al netto delle ragioni spiegate da Osi e della legittima stizza di sentirsi dare del bugiardo, non hanno ovviamente seminato serenità in un momento di mercato molto delicato: Osimhen si sta giocando il futuro e i sogni, inutile girarci intorno. Perché d’accordo i i traguardi e le grandi storie raccontate da quando ha conquistato la scena internazionale del calcio, ma è pur sempre un ragazzo di 25 anni".
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