rassegna

Osimhen “sopportato” speciale, arabi e inglesi col braccino corto: il piano del Napoli

Emanuela Castelli
Emanuela Castelli Giornalista 
Non c'è una pista alternativa alla cessione

Nulla di nuovo sotto il potente sole di fine luglio in merito alla cessione di Osimhen, che a Napoli sta vivendo un pre-season particolare.

Osimhen, tutto tace

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Ne parla oggi il Corriere dello Sport, ecco quanto evidenziato dalla nostra redazione: "I titoli di coda stanno girando già da un po’, però come un nastro incantato. Conte, e con lui la società e con lui la città, aspettano solo che l’ingombrante ingrato trovi un acquirente e salga sul primo aereo. O che se ne vada anche in autostop. Purché si levi dai piedi. Così almeno può arrivare Lukaku. Ma non è più così semplice. Arabi e inglesi (che poi nel calcio ormai sono la stessa cosa) cominciano ad avere il braccino, alla fine il più interessato resta il Parigi, ma alle sue condizioni, sopra gli 80 milioni non se ne parla neanche. In ogni caso, non c’è un piano B rispetto alla cessione. Al momento Osi sta al Napoli come il cappone sta al Natale: bisogna sacrificarlo perché la festa cominci. Di sicuro, il sopportato speciale non può pensare, a un certo punto, trovandosi senza nuova squadra, di ripresentarsi al Maradona fischiettando, come se niente fosse, oilà gente, amato popolo napoletano, come va la vita, forza, dov’eravamo rimasti? Napoli ama molto e come chi ama molto poi si disillude moltissimo. Si ripresentasse, sarebbe accolto con occhi di fuoco, come moglie tradita sull’uscio di casa: Osi, come osi? E non sarebbe una battuta".