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Corbo: “Venerdì reazione furibonda di Osimhen. Conte irremovibile. Gli scenari”

Sara Ghezzi
Sempre più difficile la situazione dell'attaccante nigeriano

L'estate di Victor Osimhen si è chiusa nel modo più inatteso. L'attaccante alla fine è rimasto a Napoli ma da fuori rosa. Il club azzurro, infatti, ha rifiutato la proposta dell'Al-Ahli che non ha voluto mettere sul tavolo altri cinque milioni richiesti da De Laurentiis. Una delusione per il giocatore che più volte durante l'anno aveva fatto intendere che il suo futuro non sarebbe stato in azzurro. Un finale che peserà sulla carriera del ragazzo, che ora rappresenta un problema per gli azzurri. Nel suo editoriale per La RepubblicaAntonio Corbo ha parlato della posizione di Conte e dei possibili scenari. A seguire le sue parole.

Corbo: "Venerdì reazione furibonda di Osimhen. Conte irremovibile, gli scenari"

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"Conte con uno sguardo luciferino lo accompagna idealmente alla porta, fuori. Si possono immaginare sdegno e ira, spera di non vedere mai più nel suo Napoli quel testone biondo di nigeriano sbandato, che non complichi ancora il suo già difficile lavoro e la nuova avventura italiana di Lukaku. Porta che vorrebbe sbattere alle sue spalle anche Osimhen, ora che i 40milioni l’anno del club arabo Al Ahli sono solo un bel sogno di fine estate, con la Nigeria che lo richiama in Africa per la partita di qualificazione mondiale del 7 settembre con il Benin, non gli resta che la sua Nazionale per farsi ricordare nel calcio e rientrarvi chissà quando. Tutto tristemente finito, Conte drastico dal Napoli lo sposta già fuori rosa, Osimhen che parte per Lagos distrutto dalla sua ingenuità e dai discorsi del suo agente Calenda, insieme ritenevano di avere un impegno del Paris Saint German, senza sapere che il granitico allenatore Luis Enrique non aveva mai pensato di girare a lui la maglia di Kylian Mbappè.

Tra Aurelio De Laurentiis, l’agente Roberto Calenda e Victor Osimhen raccontano nella serata di venerdì reazioni furibonde, quando tutto doveva cominciare e tutto all’improvviso è finito per quei 5 milioni in più chiesti dal Napoli, con i dirigenti di Riad che dirottavano piccati sul più modesto Ivan Toney del Brentford. Tutto finito, e non sarà facile ricominciare. Tutti contro tutti, ma il quadro è più chiaro scomponendo le posizioni.

  • Il disoccupato Osimhen ha la possibilità della prima mossa. Può chiedere con diffida di essere reintegrato. Allenarsi con i tecnici della prima squadra, gli sono precluse solo le partite. Incassa fino a gennaio (riapertura del mercato) la frazione mensile di 14 milioni lordi annui. Non c’è conferma di aver scelto un nuovo agente.

  • Il Napoli non può non reintegrarlo, se Osimhen lo richiede, rischia un giudizio presso il Collegio Arbitrale. Può invece accettare la sua decisione di allenarsi da solo. Come Conte si augura.
  • È comunque una posizione delicata. Un giocatore di 25 anni che ha vinto lo scudetto da capocannoniere nel 2023 può essere invocato dal pubblico per non augurabili emergenze o confronti.
  • Opportuno, secondo gli esperti, un chiarimento tra Osimhen e la società per il reciproco interesse di una cessione ad altro club senza ripicche e ostilità.
  • In qualsiasi momento il Napoli può chiedere a Osimhen di onorare il contratto. L’eventuale rifiuto darebbe inizio ad una azione promossa davanti al Collegio Arbitrale. Fin qua le ipotesi. La decisione di Conte prescinde invece da Osimhen. Lo considera fuori rosa. Ha altri impegni. Deve riorganizzare la squadra dopo la vittoria in rimonta sul Parma, utile la sosta quanto la generosa spesa di De Laurentiis, milioni 147.7".