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rassegna

Osimhen, l’onda anomala ingovernabile che travolge l’Atalanta

Emanuela Castelli

Fa tutto lui a Bergamo

Prima procura un rigore per i neroazzurri, poi segna e infine manda in gol Elmas: a Bergamo fa tutto lui, Victor Osimhen

La decide lui, sempre lui, ancora lui. Victor Osimhen è tornato dall'infortunio con la voglia di mettere la sua firma su questo Napoli

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E ci riesce, puntualmente. Segna, fa assist, libera spazi preziosissimi per i compagni. Regala pure un rigore all'Atalanta e a quel punto decide che deve farsi perdonare, che non può finire così. Che il Napoli ha bisogno di vincere, di superare l'ennesimo banco di prova, di dire alla Serie A che quest'anno non si cede, non si arretra di un millimetro, non si molla. Così Antonio Giordano sulle colonne del Corriere dello Sport: "Dalla Lazio al Milan e dalla Roma all’Atalanta: quattro indizi fanno la prova sull’immensità del Napoli, testimoniano la forza travolgente d’una squadra che sa vincere anche soffrendo, che esce dall’ennesimo esame con la fierezza del proprio football e ora vanta sei punti sulla seconda. Esiste un calcio pure senza Kvara, ora Spalletti lo sa: perché dopo aver dovuto fronteggiare, in passato, le assenze di Anguissa e quella di Osimhen, l’unica risposta seria che poteva ricevere dopo la lombalgia di un attaccante estroso come pochi, gli doveva arrivare dalla schiena dritta del suo Napoli contro un’Atalanta da applausi. In un’ora e mezza di abbagliante bellezza, in una partita piena di trappole che Gasperini e Spalletti si sono sistemati in ogni zona del campo, il valore aggiunto - tanto per non cambiare - si chiama Victor Osimhen, quella sua spavalderia, in realtà è incontrollabile esuberanza, che gli serve per “cancellare” il rigore procurato e ribaltare la partita a modo suo, staccando fino in cielo per il pareggio, travolgendo chiunque, come un’onda anomala ingovernabile, sul raddoppio di Elmas".