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Oggi assemblea di Lega, De Laurentiis spinge per Serie A a 18 squadre

de laurentiis
La riforma del calcio italiano parte da qui. Ma la Lega si oppone

Emanuela Castelli

18 squadre o addirittura 16: questa è la richiesta su cui spingerà oggi De Laurentiis, durante l'ultima Assemblea di Lega del 2022. Ma difficilmente la lega si aprirà alla sua visione

De Laurentiis: ridurre squadre per tornare competitivi

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L'appetibilità del calcio italiano è ai minimi storici. La Serie A attira molti meno soldi ed investitori rispetto alla Premier, ad esempio, che appare più competitiva, e di un livello più alto. Aurelio De Laurentiis vorrebbe che il campionato tornasse ad ingolosire gli investitori ma, perché questo accada, è necessaria una rivoluzione dell'intero sistema calcistico italiano. Che potrebbe e dovrebbe partire dalla riduzione del numero di squadre che militano in Serie A. Da 20 a 18, magari anche 16: questa la vision del Presidente del Napoli. Che la Lega non condivide. A spiegare la situazione, il Mattino, ecco quanto evidenziato da CalcioNapoli1926: "Fino alla fine De Laurentiis proverà a convincere i colleghi della Confindustria del Pallone che così proprio non si può andare avanti. E poiché si parla di riforme oggi nell'ultima assemblea di Lega dell'anno, spera sul serio che la Lega porti avanti il progetto di ritoccare il numero delle squadre di serie A, riportandole a 18 o a 16 come negli anni 80. Il primo passo per una vera riforma del calcio italiano (...)

Ma la Lega di A ha alzato un muro: e lo ha fatto portando come bandiera la difesa della vendita dei diritti tv all'estero. Perché meno squadre significa meno gare. Tradotto: meno week end calcistici acquistabili. A vantaggio della Liga e della Ligue 1. La Cbs, per esempio, che ha il campionato italiano come suo prodotto di punta, rivedrebbe subito al ribasso il proprio compenso. Insomma, sarà inutile tentare di fare della Lega una specie di Premier, staccandosi dalla Figc. Il punto che porta avanti De Laurentiis è anche un altro: lo squilibrio di peso politico che c'è in consiglio federale rispetto alle altre componenti del calcio (per la A ci sono solo Casini e i consiglieri Lotito e Marotta) (...) Oggi la Lega dovrà prendere posizione sul caso Trentalange, mentre verrà proposto il challenge, vale a dire l'intervento a chiamata del Var".