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Corbo: “Stadio, l’opzione Bagnoli resta al momento solo un sogno: tutti i contro”
All'interno di un suo editoriale su l'edizione Napoli de La Repubblica il giornalista AntonioCorbo ha fornito un'ampia panoramica delle difficoltà che al momento incombono per la costruzione del nuovo stadio del Napoli a Bagnoli.
"Difficile scardinare le barriere che impediscono ad un privato di investire agilmente su area dello Stato. Il primo atto è un piano, quindi la compatibilità con gli indirizzi urbanistici, che sia poi di grande interesse sociale ed economico per la comunità, che non collida con vincoli paesaggistici e senza pregiudizi di sicurezza ambientale. Il piano da consegnare al governo attraverso Gaetano Manfredi, non come sindaco, ma come commissario straordinario. Una volta presentato, se bocciato, si potrà adire la giustizia amministrativa, dal Tar al Consiglio di Stato. Il ministro Raffaele Fitto tra le varie deleghe ha quelle per le Politiche di coesione e il Pnrr, interviene per gli indirizzi strategici. L’incontro a Palazzo Chigi, presente De Laurentiis, con Fitto e Manfredi, si è svolto con rappresentati di Regione e di Invitalia, Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa. Ha un ruolo importante, ma nulla si muove se De Laurentiis non presenta il piano. C’è ancora tanto da fare, ma De Laurentiis è impetuoso e impaziente. Salta qualche passaggio. Sostiene che è pronto a investire, ma non gli consentono di realizzare il nuovo stadio. Mancano per ora gli strumenti giuridici: il piano che superi innanzitutto i limiti per un privato di investire su suolo pubblico, spazio peraltro cruciale. Bagnoli non è un quartiere come un altro, ma «un risarcimento che dobbiamo alla città massacrata per un secolo», come dissero Antonio Bassolino sindaco e Vezio De Lucia assessore ai caschi gialli riuniti sulla spiaggia in un commovente comizio. Anno 1994, inizio del Risorgimento napoletano. «Sarà il grande parco di Napoli». Si parlava intanto della bonifica, oggi in ripresa. Fu chiamato anche lo scienziato tedesco Andreas Kuipar, che ha bonificato l’Emscher Park nel bacino della Ruhr. Il nuovo stadio merita distese infinite e deserte della città metropolitana. Magari da urbanizzare. Bagnoli no. Ancora oggi Bagnoli, «la città massacrata», aspetta il suo futuro. Difficile che coincida con il calcio, portando 50mila persone in una zona in via di bonifica e sismica. Immaginare vie e tempi di fuga. Ieri alle 5 un’altra scossa, magnitudo 3,9".
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