David Neres entra e, puntualmente, o va in gol o manda in gol i suoi compagni di squadra. E' lo spaccapartite per eccellenza o può essere impiegato di più? Ne parla oggi il Corriere dello Sport, ecco quanto evidenziato dalla nostra redazione:
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Neres, “solo” uno spaccapartite? Numeri da sballo per l’azzurro: l’illustre precedente
"La storia di David Neres, l’uomo dall’impatto devastante in corsa con un gol e 3 assist in 63 minuti (senza recuperi) collezionati in campionato entrando sempre dalla panchina, comincia a ricordare quella di un altro illustre attaccante che poi la storia del Napoli l’ha conquistata sul serio: per il momento s’è ritagliato il ruolo di spacca-partite esattamente come all’inizio della sua avventura capitò a Dries Mertens. Siamo nel triennio tra il 2013 e il 2016: all’epoca Ciro il belga recitava da esterno sinistro strappando applausi, gol e assist, ma l’importanza tattica di Lorenzo Insigne, fondamentale in fase difensiva sia nel sistema di gioco di Rafa sia in quello di Sarri, ridusse sensibilmente il suo impiego dal primo minuto. Con minimo storico nel 2015-16: 6 volte titolare in campionato, 27 in corsa (con assist per il gol da record di Higuain). La critica si divise inesorabilmente tra quelli che lo volevano più coinvolto e quelli che lo ritenevano un asso da giocare al momento opportuno, ma fino a quando Sarri, Calzona e il destino non risolsero la questione trasformandolo in uno straordinario centravanti, Dries fu considerato più che altro un grande dodicesimo. Uno spacca-partite, appunto".
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