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La fantasia, l'estro, l'imprevedibilità sono elementi fondamentali per esser considerato un giocatore diverso da tutti gli altri, un fuoriclasse. Il Napoli, fortunatamente per Conte, può contare su due azzurri che hanno queste caratteristiche. Due frecce d'attacco, Kvaratskhelia e Neres, i gemelli diversi. L'edizione odierna de Il Mattino ha dedicato un'ampia analisi ai due azzurri. A seguire un estratto dell'articolo.
"Da una parte Kvara, 23 anni esterno sinistro naturale, autentica punta di diamante del Napoli, da tre stagioni in azzurro con cui ha vinto il tricolore ed il titolo di Mvp del torneo: asso indiscusso del campionato e top player di spessore internazionale capace di decidere e indirizzare un incontro con un guizzo, uno sprint o un'accelerazione fulminante. Dall'altra Neres autentico spaccapartite: funambolico brasiliano tutto tecnica e istinto che gioca prevalentemente sulla fascia destra, che si sta integrando nei meccanismi della squadra e che ha iniziato a prendere una certa confidenza con la porta, nonostante continui a partire dalla panchina per poi entrare a gara in corso e risultare spesso determinante con le sue giocate, i suoi assist ed ora anche le sue reti. Gemelli diversi per certi aspetti - Kvara e Neres - che da venerdì scorso potrebbero anche entrare in una (sana) competizione diretta. Già, perché per la prima volta quest'anno Antonio Conte ha sostituito Kvaratskhelia proprio con Neres, chiedendo al brasiliano non solo di prendere il posto del numero 77 ma soprattutto la sua posizione in campo. Il paulista, ex Benfica, ha rispettato le consegne e si è anche tolto lo sfizio di segnare il suo primo gol in campionato dopo che aveva fatto altrettanto anche in coppa Italia contro il Palermo, sempre al Maradona. La rete messa di David ha di fatto l'ipoteca sul match con il Como ed ha permesso al 27enne attaccante sudamericano di festeggiare la sua prima marcatura in A che è valsa il 3-1 definitivo sui lariani di Fabregas. Il sigillo ad un avvio di stagione comunque da incorniciare per Neres che è arrivato sul finire del mercato di agosto in azzurro (dal Benfica per la cifra di 28 milioni di euro) e che ha sudato e sgobbato per cercare di metabolizzare il prima e il meglio possibile i dettami di Conte e scalare così le gerarchie del tecnico.
Nonostante sia sempre partito dalle retrovie in campionato, l'ex nazionale verdeoro (con cui ha vinto anche la coppa America nel 2019) ha avuto un impatto devastante con la serie A e si è già meritato il ruolo di assist-man per eccellenza. Basti pensare che gli sono bastati appena una manciata di minuti con il Bologna (subentrato all'88esimo a Politano) per scodellare il primo assist vincente per Simeone. Copia-incolla la gara successiva contro il Parma al Maradona in cui ha scodellato l'assist per il ribaltone di Anguissa e prima era stato decisivo nell'espulsione del portiere Suzuki. Ed ancora a Cagliari (servizio assistenza vincente per Buongiorno) ed in coppa Italia contro il Palermo a Fuorigrotta (gol e assist a Juan Jesus). Venerdì, contro il Como, ha impiegato 7' per timbrare il cartellino, sfruttando una splendida imbucata di Lukaku. Neres era subentrato proprio a Kvara contro i lariani. Il georgiano dal canto suo si sta comunque confermando leader del Napoli, sebbene sia sistematicamente tartassato dai difensori avversari e talvolta non adeguatamente tutelato dagli arbitri. Khvicha ha già messo a segno tre reti e il dovuto assist in campionato. E lo ha fatto nella nuova veste tattica che Conte gli ha riservato: lasciando spesso il suo binario di riferimento per accentrarsi e trovare con maggiore frequenza la porta. Al resto ci ha pensato il talento di Kvaravaggio con le sue pennellate (vedi l'assist delizioso per Di Lorenzo con il Bologna), le sue rasoiate e le incursioni vincenti per vie centrali".
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