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Neres cancella il velo di tristezza per l’addio di Kvara: inizia la nuova epoca

Neres cancella il velo di tristezza per l’addio di Kvara: inizia la nuova epoca - immagine 1
Il funambolo brasiliano sta prendendo sempre di più possesso della fascia destra
Sara Ghezzi

David Neres sta dimostrando di poter sostituire al meglio Kvara. Ieri nella gara del Napoli contro il Verona gli occhi erano tutti per lui nella sera in cui si è presa consapevolezza dell'addio del georgiano destinato al Psg. L'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport gli ha dedicato un approfondimento. A seguire un estratto dell'articolo.

Dal 77 al 7, inizia la nuova epoca del Napoli senza Kvara

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"Se fosse, esclusivamente, una questione di numeri, si farebbe in fretta a trasformare un 77 in un semplice 7. Però qui c’entra altro, c’è un cuore che batte, i ricordi che si aggrovigliano, le emozioni che confliggono e senza Kvara, il poeta, sembra un calcio più povero. Se bastasse ridurla in aritmetica, prima era Kvara più Neres, fantasia moderna per andarsene al potere, mentre stavolta, invece, aspettando di capire se Parigi valga bene una mossa da una ottantina di milioni, c’è solo un funambolo, che su quella corsia deve fare per sé e anche per gli inguaribili e comprensibili nostalgici. Napoli-Verona, quasi senza saperlo, è uno spartiacque o può diventarlo, è la prima volta in cui uno stadio, una città, scopre che veramente Kvara sta per andare via, nasce un’altra epoca, sfugge via uno degli eroi del terzo scudetto, porta con sé quei dribbling da scugnizzo, la sua genialità diffusa, la capacità di far impazzire con una finta: e allora, avendo percezione di calcio, David Neres si prende la fascia — quella che fu pure di Insigne, anche di Mertens prima che diventasse centravanti — e inventa, infiamma, seduce e spazza via quel filo così spesso di tristezza che si avverte".


Dal tunnel della malinconia si esce con l'allegria brasiliana

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Il quotidiano prosegue:

"Vai a capire i demoni del mercato cos’altro sprigioneranno, però sembra tutto allestito per salutare l’Mvp dello scudetto, quel giovanotto del quale quasi si ignorava da quale pianeta venisse, prima di contribuire a trascinare il Napoli tra le stelle: Neres è uomo fatto e finito, ha 28 anni e ha dentro di sé già un vissuto - l’Ajax, il Benfica e poi non può soffrire di saudade per un amico carissimo, non è il caso, ad un brasiliano non viene concesso nel calcio, la sua spiaggia. Napoli-Verona diventa una passerella, con tanto di standing ovation, è riempita di slanci, guizzi, evoluzioni circensi, un campionario da stropicciarsi gli occhi che dà un senso ad una notte emotivamente alterata dall’assenza-presenza di Kvara, che c’è anche non si vede. Sta sotto mentite spoglie, va in giro nella maglia di un 7 che fa cose pure da 77, perché pure nel football come in amore o nella vita chiodo può aiutare a schiacciare chiodo. Dal tunnel della malinconia si esce semplicemente trascinandosi nel tunnel dell’allegria: chi, se non un brasiliano?".

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