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Neres-Gilmour, non chiamatele riserve: i mal di testa di Conte hanno un motivo

neres gilmour
La riflessione della Rosea
Emanuela Castelli
Emanuela Castelli Giornalista 

Il Napoli può contare su una panchina reale, dal valore economico strabordante e dall'impatto sportivo esaltante: ci riferiamo in particolre a Neres e Gilmour, calciatori di indubbia qualità che però non trovano spazio e sono 'costretti' a fare le "riserve".

Neres e Gilmour, riserve chi?

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Ne parla oggi la Gazzetta dello Sport, ecco quanto evidenziato dalla nostra redazione:

"Billy Gilmour e David Neres sarebbe titolari nel 90% delle squadre di Serie A. Due giocatori così, si fa fatica a tenerli fuori, ma quando hai Lobotka e Politano tornati sui livelli dell’anno dello scudetto, con un upgrade in personalità ed esperienza, beh, è più facile comprendere il perché siano costretti ad aspettare il loro momento. E a sfruttare le occasioni (...) Può definirsi riserva un giocatore capace di mettere insieme in 7 presenze complessive due reti e quattro assist? Stando al minutaggio sì: 139’. Ma stando all’impatto, alla fiducia di staff tecnico e compagni e all’entusiasmo dei tifosi, David è evidentemente già una pedina fondamentale del nuovo ciclo azzurro (...) Fondamentale e – chissà – forse anche titolare lo diventerà presto anche Billy Gilmour, scozzese dal cuore e temperamento da guerriero, dai piedi educatissimi. Un playmaker moderno che fatica ad imporsi semplicemente perché davanti ha uno dei migliori intrepreti al mondo dello stesso ruolo".