Napoli Verona, l'analisi - Prima dell'era digitale, due perone per comunicare tra loro utilizzavano gli "squlli". Ne bastavano due per dirsi "Io ci sono". Così ha deciso di fare anche l'attaccante del Napoli, Arek Milik che, con due gol ai danni del Verona in campionato, ha voluto dimostrare a tutti di esserci. Ha voluto urlare che lui non può essere messo da parte perchè è pronto a dare una mano quando serve. Una risposta ed una posizione che la squadra ha voluto dare anche ai suoi supporters, al suo tecnico Ancelottied al patron azzurro, Aurelio De Laurentiis.
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Bastano due squilli
Napoli Verona, gli uomini di Ancelotti vincono e convincono: l'analisi
La partita dei partenopei
Una partita quasi perfetta quella degli uomini di Ancelotti. La squadra parte subito forte. Spinge ma resta vigile perchè sa che l'avversario nasconde delle insidie che, in qualsiasi momento, possono venire fuori e prendere il sopravvento sul match. Non a caso, serve un miracolo Meret che, in cinque secondi, viene chiamato a rispondere tre volte contro tre avversari diversi. Ma è la prova corale che convince tutti. Funzionano tutti i reparti. La difesa resta, ancora una volta, inviolata con la coppia Manolas-Koulibaly che sembra aver trovato le giuste misure. Funziona il centrocampo ed il suo lavoro di filtraggio con Fabian sugli scudi. Si sblocca l'attacco e non solo con Milik perchè anche Insigne sembra ritrovare fiducia e più volte va vicino al gol. E, poi, c'è Llorente che entra in campo e subito tocca un pallone che, per pochi centimetri, Mertens non trasforma in un nuovo record personale.
Il momento
Insomma, il Napoli c'è e lo vuole far sapere anche a chi lo precede in classifica. Dopo le difficoltà dell'ultimo periodo, la compagine azzurra sembrava dovesse essere destinata all'oblio. Adesso, però, sembra pronta a dare linfa ad un campionato che sembrava dovesse essere deciso nonostante fossimo solo alla seconda metà del mese di Ottobre. Bisogna ripartire in vista dei prossimi impegni e, perchè no, a suon di squilli ci va più che bene.
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